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SVIZZERAL'iniziativa UDC è stata accettata dal 52,9% dei votanti

28.11.10 - 16:54
Bocciati controprogetto ed equità fiscale. In Ticino Si ad espulsione e No ad iniziativa Ps
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L'iniziativa UDC è stata accettata dal 52,9% dei votanti
Bocciati controprogetto ed equità fiscale. In Ticino Si ad espulsione e No ad iniziativa Ps

BERNA - L'iniziativa dell'UDC sull'espulsione degli stranieri è stata accolta dalla maggioranza di popolo e cantoni. L'oggetto ha raccolto il 52,9% di sì ed è stata approvata in 17,5 cantoni.

La Svizzera ancora una volta si è ritrovata divisa in due dal Röstigraben. Si sono espressi massicciamente a favore i piccoli cantoni e la Svizzera centrale: a Svitto l'iniziativa ha ottenuto il 66,32% di voti e anche a Appenzello interno, Glarona, Nidvaldo, Obvaldo, Turgovia e Uri le percentuali superano il 60%. In Ticino i "sì" sono stati ben il 61,31%, mentre nei Grigioni hanno raggiunto il 52,56%. A Zurigo l'iniziativa è passata ma di poco: 50,77% di voti favorevoli.

Tutti i cantoni romandi invece, ad eccezione del Vallese, hanno votato contro. La più alta percentuale di "no" è stata registrata a Vaud, 58,2%. Nel Giura, a Neuchâtel e a Ginevra i contrari hanno superato il 55%. Basilea Città si è schierata con la Romandia bocciando il testo con il 56,6% dei voti.

L'iniziativa chiede di espellere gli stranieri colpevoli di omicidio, rapina, traffico di esseri umani, stupri e altri reati violenti. Dovrebbero andarsene anche coloro che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni dell'assistenza sociale o di assicurazioni sociali. Il Parlamento ha la possibilità di completare questo catalogo, ma non di stralciare un reato.

Per tentare di contrastare l'UDC, il centro-destra e una minoranza di socialisti proponevano un controprogetto che prevedeva di legare l'espulsione alla severità della pena, poneva l'accento sui diritti fondamentali e sull'integrazione. Il testo però non ha convinto: oltre 1,4 milioni di elettori lo hanno bocciato. I più scettici sono stati i piccoli cantoni svizzerotedeschi come Svitto (60,9% di no), Uri (60,2%) e Glarona (58,6%).

È la sesta vota in sette anni che l'UDC vince una votazione contro gli altri partiti di governo. Lo scorso anno era sola a sostenere il testo contro la costruzione di nuovi minareti è ha comunque vinto la battaglia.
Già nel 2004, con solo l'appoggio di piccoli partiti di destra, l'UDC era riuscita a far accettare i referendum contro la naturalizzazione facilitata degli stranieri di seconda e terza generazione. Ha battuto gli altri partiti di governo anche sull'internamento a vita dei delinquenti pericolosi, sempre nel 2004, e sull'iniziativa sull'imprescrittibilità dei reati pedofili nel 2008. Da rilevare che dal 2004 ad oggi l'UDC ha perso dieci votazioni che la vedevano opposta ai partiti di governo.

Equità fiscale - Per quanto riguarda le imposte eque, l'iniziativa fiscale del PS non supera lo scoglio delle urne. La maggioranza dei cantoni ha respinto la proposta di fissare tassi di imposizione minimi nella Costituzione. A livello di schede il no è attualmente al 60%.
Anche in Ticino, si conferma il no per il 60% circa dei votanti. I sì sono stati 37'434 (40,62%), i no 54'715 (59,38%).

La geografia del voto mostra un chiaro Röstigraben, con favorevoli Ginevra (sì al 50,67%), Giura (59,06%) e Neuchâtel (56,95%), nonché Basilea Città (58,68%), che spesso vota come la Romandia.

Sull'altro fronte l'opposizione è stata forte nelle regioni che vedevano tutti i comuni interessati da un eventuale innalzamento delle imposte, come Nidvaldo (79,91% di no), Zugo (79,50%) Obvaldo (79,17%), Svitto (77,52%), Uri (70,82%), Appenzello Esterno (61,48%) e San Gallo (60,49%). Netto anche il no emerso nei cantoni che sarebbero stati toccati in parte dalla modifica costituzionale, come Argovia (64,62%), Grigioni (62,17%), Sciaffusa (59,34%), Glarona (no al 59,31%), cui si sono aggiunti altri cantoni sparsi come il Vallese (68,37%).

A livello complessivo i sì sono 426'964 (39,67%), i no 649'270 (60,33%).
 

ATS

Foto Keystone

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