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TICINO / COMOWaldo Bernasconi contro i giudici: "Procura nazista"

04.10.10 - 11:13
Dure accuse contro i magistrati comaschi, a pochi giorni dal processo."La colpa di mia moglie e mia figlia è di essere mie congiunte".
Ti-Press Gabriele Putzu
Waldo Bernasconi contro i giudici: "Procura nazista"
Dure accuse contro i magistrati comaschi, a pochi giorni dal processo."La colpa di mia moglie e mia figlia è di essere mie congiunte".

COMO - Bordate contro la Procura di Como, definita di stampo nazista. Non ha usato mezzi termini Waldo Bernasconi, il responsabile della clinica sanaVita di Breganzona, contro i giudici comaschi che il 13 ottobre lo processeranno.

Il "guru" luganese attacca i magistrati, accusandoli di averlo buttato "in pasto agli avvoltoi", e di aver accusato la moglie Sonja e la figlia Diana Wiesner sono per il loro rapporto di parentela. 'Sippenhaft' è il termine usato da Bernasconi per accusare la magistratura di Como. "Significa responsabilità penale (haft) estesa all'intera famiglia. Una pratica legale diffusa nella Germania nazista che riteneva i familiari delle persone accusate di reati contro lo Stato ugualmente responsabili. La colpa di mia moglie Sonja Bernasconi  è quella … di essere mia moglie". 

Gli attacchi di Bernasconi sono pubblicati sul suo sito Internet, e sono diretti e violenti. "La Procura di Como è incorsa - nel valutare il “caso sanaVita” - nell'abbaglio di chi guarda il dito che gli indica la Luna!" Bernasconi ripercorre il suo percorso professionale, partendo dagli anni Ottanta e dalla messa a punto del sistema neoreichiano, fino alle esperienze della clinica SanaVita di Breganzona e della Cascina Respaù di Como.

Bernasconi accusa la Procura comasca di "foga persecutoria", fornendo il proprio punto di vista su quanto praticato nelle strutture da lui gestite e sui propri collaboratori, rimasti coinvolti a vari livelli nell'inchiesta. "Io, la mia famiglia e i miei più stretti collaboratori paghiamo oggi con la salute, con la messa al bando e con la gogna mediatica l'incedere di una Giustizia che non ha compreso la bontà del metodo da me studiato".

Su Bernasconi e collaboratori pende, lo ricordiamo, un'inchiesta delle Fiamme gialle di Como, coordinata dal pubblico ministero Mariano Fadda.

Foto Ti-Press Gabriele Putzu

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