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GERMANIAAldi, la morte di un miliardario misterioso e super-schivo

28.07.10 - 15:46
Il ritratto di Theo Albrecht, fondatore di Aldi e morto sabato all'età di 88 anni nella sua casa di Essen
Keystone / Epa Roland Scheidemann
Aldi, la morte di un miliardario misterioso e super-schivo
Il ritratto di Theo Albrecht, fondatore di Aldi e morto sabato all'età di 88 anni nella sua casa di Essen

ESSEN - Theo Albrecht, uno dei due fratelli fondatori del gigante del commercio al dettaglio Aldi, è morto sabato all'età di 88 anni. Personaggio molto schivo per non dire misterioso - nemmeno la data e il luogo di nascita sono sicuri, e l'ultima delle sue rarissime foto risale agli anni 80 - è stato un pioniere dei sistemi di vendita discount e le sue innovazioni hanno influenzato le pratiche commerciali di tutto il continente. Era il secondo uomo più ricco della Germania, dopo il fratello.

Fino all'ultimo Theo Albrecht è stato fedele alla sua fama di riservatezza: la notizia del decesso si è diffusa sui media tedeschi solo oggi, a funerali già avvenuti. La morte, ha confermato la società Aldi Nord, è avvenuta nella "città natale di Essen": l'impresa ha così fatto maggior luce su almeno uno dei numerosi enigmi che circondano questo imprenditore, il luogo di nascita. Nel comunicato Aldi Nord ha inoltre "espresso il suo cordoglio per il decesso di un uomo che si è sempre comportato in modo semplice con suoi partner d'affari e con i dipendenti, mostrando nei loro confronti il massimo rispetto".

La ragione sociale Aldi (Albrecht-Discount) deriva proprio dal nome dei due fratelli Karl e Theo, che finita la seconda guerra mondiale, al ritorno dal fronte, assunsero l'attività di un piccolo negozio di Essen gestito dalla madre e aperto nel 1913. Negli anni seguenti vennero inaugurati numerosi altri punti vendita, poi nel 1960 il gruppo venne diviso fra Aldi Nord (gestito da Theo) e Aldi Sud (Karl). Oggi Aldi è presente in numerosi paesi, fra cui la Svizzera: non pubblica dati finanziari, ma il giro d'affari dei circa 8000 negozi (oltre un centinaio in Svizzera, otto in Ticino) è stimato a 50 miliardi di euro.

Con le loro innovazioni e la loro strategia di vendita - buona qualità a buon prezzo, pubblicità limitata, massima efficienza, poco personale - hanno rivoluzionato il settore del commercio al dettaglio in Germania e in altri paesi: è bastato ad esempio l'annuncio dello sbarco del discounter in Svizzera (insieme a quello di Lidl) per riattivare di colpo la concorrenza che languiva fra i grandi gruppi della distribuzione elvetica. Aldi si è spesso ben comportata, anche nella Confederazione, in test indipendenti che hanno mostrato come i suoi prodotti siano qualitativamente di buon livello nonostante il prezzo contenuto. Nel contempo però è stata spesso criticata - ancora una volta, pure in Svizzera - per la sua politica del personale e la sua notoria allergia ai sindacati.

Gli affari hanno permesso ai due fratelli, di origine modesta (il padre era minatore, dovette interrompere l'attività per una malattia ai polmoni), di accumulare un patrimonio enorme e di diventare i più ricchi del paese. Alla fine del 2009 il periodico "Manager Magazin" stimava la sostanza di Karl a 17 miliardi di euro (oltre 23 miliardi di franchi al cambio attuale). La rivista "Forbes" nel 2010 lo aveva posto al 31esimo rango al mondo.

Si sapeva anche che risiedeva nella regione del Nord Reno-Westfalia, ma si ignorava di preciso dove. Negli archivi delle agenzie l'ultima sua foto è datata 1972, qualche tempo dopo il suo rapimento: venne liberato dopo una prigionia durata 17 giorni e il pagamento di un riscatto di 7 milioni di marchi. Un'altra istantanea, che circola in queste ore, risale agli anni 80 e mostra un anziano dai capelli grigi e dai grandi occhiali dietro a diverse altre persone.

Stando a notizie di stampa i rapitori furono così sorpresi dal suo abito modesto (sembra che entrambi i fratelli siano sempre vissuti in modo molto semplice) che pretesero di vedere la carta di identità prima di prelevarlo. E sempre la storia - o la leggenda - vuole che in seguito Theo Albrecht abbia lottato in tribunale per veder riconosciuto il riscatto quale spesa straordinaria da dedurre dalle imposte.

Theo e Karl (che è ancora in vita) hanno vissuto per decenni completamente appartati dalla scena pubblica. Anche sulla discendenza il mistero è fitto: Karl avrebbe due figli, Theo uno o - secondo altre fonti - due. "Gli Albrecht vivono ancora più ritirati dello yeti", ha sintetizzato la situazione una volta "Forbes".

Si dice che almeno fino al 2006 Theo lavorasse ancora quasi tutti i giorni nel suo ufficio di Essen. Poi nel 2009 una caduta, dalle cui conseguenze non si è mai più ripreso. Il futuro di Aldi è comunque assicurato: i fondatori avevano infatti da tempo regolato la successione, affidando la conduzione dell'impresa a manager che prendono le decisioni operative indipendentemente dalla famiglia Albrecht, ha fatto sapere l'azienda.

ATS

Foto d'apertura: Keystone / Epa Roland Scheidemann

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