Cerca e trova immobili

BIASCADipendenza da sesso, pensionato dilapida la sua fortuna nei night

19.05.10 - 16:22
Angelo, 81enne di Biasca, comincia a frequentare i locali a luci rosse della zona dopo un ricovero. Il figlio denuncia l'ospedale San Giovanni di Bellinzona: "Mio padre sta dilapidando tutti i guadagni di una vita". Il padre: "Non sono malato. Con i miei soldi faccio ciò che voglio".
None
Dipendenza da sesso, pensionato dilapida la sua fortuna nei night
Angelo, 81enne di Biasca, comincia a frequentare i locali a luci rosse della zona dopo un ricovero. Il figlio denuncia l'ospedale San Giovanni di Bellinzona: "Mio padre sta dilapidando tutti i guadagni di una vita". Il padre: "Non sono malato. Con i miei soldi faccio ciò che voglio".

BIASCA - Angelo è un pensionato di Biasca. A vederlo ha tutta l'aria fragile di un 81enne che dalla vita ormai non ha più nulla da chiedere. Se non giustizia.

Il Blick oggi riporta la storia di Angelo D., un nonnino che da tre anni ha una dipendenza che gli ha reso impossibile la vita. La dipendenza sessuale. Un disturbo che ha conseguenze gravi sia a livello individuale che sociale. 

Tutto è cominciato quando, tre anni fa appunto, è caduto da un albero di prugne nel suo giardino. "Mio padre si ruppe sette costole che si conficcarono nei polmoni" ha raccontato al Blick suo figlio Daniele D. Angelo venne trasportato all'ospedale San giovanni di Bellinzona. "Fu operato soltanto dopo tre settimane. Aveva forti dolori e gli somministravano della morfina. Forse troppa. Poi, all'improvviso un arresto respiratorio che provocò un coma durato 4 giorni. Ed è in questo frangente che mio padre ha perso una sua funzione celebrale, quella che controlla la libido".

Angelo guarisce e lascia l'ospedale. Non aspetta un minuto e l'anziano si precipita nel primo locale a luci rosse che trova nella zona. "Ed è proprio nei bordelli che mio padre ha dilapidato tutto i suoi risparmi - racconta il 41enne - In un giorno ha speso 5000 franchi in un locale, l'intera pensione".

Con le frequentazioni assidue nei postriboli della zona Angelo conosce una giovane rumena, sposata e con un bambino. Il figlio comincia a temere per la sua eredità: una villa di 200 metri quadrati a Biasca, una casa di vacanza a Poschiavo e 80mila franchi a contanti. L'architetto allora decide di denunciare l'ospedale San Giovanni per lesioni corporali gravi.

"Respingiamo ogni accusa" - ha dichiarato al tabloid svizzero-tedesco il direttore dell'ospedale capitolino Michele Morisoli. "Il nostro personale ha agito secondo scienza e coscienza".

Angelo è scosso e si difende: "Non soffro di dipendenze sessuali. Ho lavorato tutta una vita. E con i miei soldi posso fare quello che voglio". Ma poi il pensionato ammette: "Raggiungevo i vari bordelli delle valli in bicicletta. A Bodio ho conosciuto Leona. Aveva bisogno di soldi per un guasto alla sua auto. L'ho aiutata. Ma non costava 5mila franchi, ma soltanto 3mila".

Angelo difende la sua pupilla: "Quando un anno fa mia moglie è morta, Leona mi è stata accanto. Non è buona soltanto per il letto. Lei mi dà voglia di vivere e nuovo coraggio. E' la mia ragazza. L'unica alla quale ripongo la mia fiducia".

"I miei figli non li voglio più vedere - conclude l'81enne. In particolar modo sono deluso da mio figlio".
 


 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE