Cerca e trova immobili

LUGANOPresidio davanti al consolato greco, Sergi: "Si aprono prospettive nuove"

05.05.10 - 17:20
MPS
Presidio davanti al consolato greco, Sergi: "Si aprono prospettive nuove"

LUGANO - "Solidarietà con i lavoratori greci". Il Movimento per il Socialismo questa mattina ha manifestato davanti al consolato greco di via Frasca a Lugano in solidarietà con le classi sociali più deboli "che stanno pagando il prezzo della crisi".

In Grecia scioperi e scontri di piazza. Centinaia le persone che stanno mettendo a ferro e fuoco le maggiori città greche. Sono migliaia i lavoratori scesi in piazza per protestare contro il piano di austerità deciso dal governo greco per risollevare le sorti di un paese in gravi difficoltà finanziarie.

Da Giuseppe Sergi, leader del movimento trotzkista in Ticino l'interpretazione di una crisi "che potrà aprire le porte per nuove prospettive di ordine sociale".

"Questo è un piano di salvataggio non per la Grecia e i suoi conti - ha detto Sergi - ma per gli interessi di chi detiene il debito pubblico del paese, che sono i grandi istituti finanziari europei, tra cui ci sono anche le banche svizzere. E' chiaro che questo salvataggio lo si fa strangolando la Grecia e i lavoratori, che non hanno nessuna responsabilità di quanto successo".

E' vero che in Grecia nel pubblico è stato constatato un certo lassismo e corruzione...
"Non lo metto in dubbio. Bisogna però tenere conto di un'altro fattore. I lavoratori salariati in Grecia, sia del pubblico, sia del privato, pagano più imposte di medici, avvocati e notai. E non dimentichiamoci che la Grecia spende quasi il 5% del suo PIL per le spese militari. Una somma altissima. Un paese pieno di contraddizioni che lo hanno portato alla crisi che sta vivendo".

Cosa succederà con i 110 miliardi di aiuto che arriveranno in Grecia?
Saranno gli Stati a finanziare questo credito. Stati europei che chiederanno fino al 5% di interessi e si finanzieranno alla BCE all'1%. Secondo gli accordi di Maastricht la BCE non può prestare direttamente alla Grecia e agli Stati per risanare il debito pubblico. In realtà i greci remuneranno le banche, e saranno i grandi finanziatori internazionali che ci guadagneranno sul debito pubblico della Grecia".

Quale la ricetta proposta dall'MPS?
"Vede, prima di proporre ricette, bisogna capire la problematica. Il problema è che non si possono mettere insieme paesi in cui ci sono salari da 1000 euro insieme a quelli da 2000 euro. Se lo si fa, come lo si è fatto, attraverso la gabbia degli accordi di Maastricht e una moneta costruita sui parametri e sui desideri dell'economia più forte, e cioé quella tedesca, il risultato è l'esplosione delle contraddizioni sociali. Un'Unione europea che si basa soltanto sull'unione monetaria e che ha tralasciato meccanismi di convergenza sociale e politica. Ora c'è poco da fare. Andremo verso un periodo di forte crisi sociale e politica in Europa e di scontri aperti. L'unica soluzione che hanno escogitato le classi dominanti è quella di fare pagare ai salariati le conseguenze negative di questa crisi: in termini di previdenza, di sicurezze sociali e di prestazioni.
L'effetto di questa crisi sarà sì il salvataggio della Grecia, ma con una recessione senza precedenti. Ci saranno meno consumi, meno imposte, più disoccupati. Secondo noi bisognerebbe introdurre una moratoria: la Grecia dovrebbe dire no, noi il debito non lo paghiamo. Bisognerebbe organizzare un audit internazionale per capire le responsabilita della crisi e introdurre provvedimenti di politica economica che rispondono ai bisogni della gente attraverso lo stimolo dei consumi e distribuendo il lavoro. E non fare il contrario".

Ci sono i presupposti per una rivoluzione in Grecia?
"Le rivoluzioni hanno bisogno di grandi mobilitazioni. In Grecia non ci sono le condizioni adatte. Mancano partiti politici che abbiano intenzione di compiere questo passo e che abbiano la forza per farlo".

I comunisti greci ieri sono saliti sul Partenone...
"I comunisti greci non hanno una tradizione rivoluzionaria. Al contrario. Loro le rivoluzioni le abbattono. La resistenza greca è stata schiacciata dagli stalinisti, anche perché a Yalta si decise che la Grecia restasse nella sfera di influenza occidentale. Il Pasok resta il partito social-liberale che influenza maggiormente le masse greche e che sta obbedendo al fondo monetario internazionale. E tra socialisti ci si obbedisce. Non a caso a capo dell'FMI c'è Strauss Kahn, social-liberale francese. In tutti i casi siamo vicini a un periodo di instabilità che riaprirà le prospettive per un cambiamento sociale".

p.d'a.

Foto d'apertura: Keystone / Epa Orestis Panagiotu

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
ALLEGATI
Documento
NOTIZIE PIÙ LETTE