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SUDAFRICATerreblanche, in migliaia ai funerali

09.04.10 - 19:26
Keystone
Terreblanche, in migliaia ai funerali

JOHANNESBURG - Alcune migliaia di persone hanno partecipato oggi a Ventersdorp, a ovest di Johannesburg, ai funerali di Eugene Terreblanche, il leader oltranzista afrikaner assassinato sabato scorso nella sua fattoria. Un forte schieramento di polizia presidiava la cittadina e non ci sono stati incidenti.

L'omicidio, del quale sono stati accusati due lavoranti neri della fattoria, uno di 15 e uno di 28 anni, sarebbe nato da una disputa per salari non pagati.

Una folla variopinta di qualche migliaio di afrikaner di tutte le età, venuti anche da altre parti del Paese, si è radunata dentro e davanti alla chiesa Protestante Afrikaner di Ventersdorp, dove si è svolta la funzione funebre. Dappertutto sventolavano il tricolore blu, bianco e arancione della vecchia bandiera del Sudafrica, abolita con la fine dell'apartheid; e i vessilli rossi con i tre 7 neri a forma di svastica dell'AWB, il Movimento di resistenza afrikaner fondato da Terreblanche nel 1973. Un'organizzazione paramilitare che fino all'ultimo ha lottato, anche con il terrorismo, per mantenere in vita il regime di segregazione razziale imposto dalla minoranza bianca dal 1948 al 1994. Che ora chiede un mini Stato per la nazione boera.

Sono quasi tutti agricoltori, alcuni con i tradizionali vestiti afrikaner, altri con l'abito buono della domenica, molti in inquietanti divise mimetiche o color kaki, con gradi e spalline. Molti con la pistola o un coltellaccio da caccia alla cintura. Centinaia sono arrivati in motocicletta, sgassando in cortei assordanti, coperti di tatuaggi e distintivi.

Quello che si è dato appuntamento oggi a Ventersdorp è il Sudafrica bianco rurale che più si sente emarginato e minacciato dal nuovo potere della maggioranza nera, dopo secoli di dominio incontrastato; che non crede nella promessa della Nazione Arcobaleno multirazziale di Nelson Mandela e Desmond Tutu; che denuncia uno stillicidio di aggressioni e uccisioni (sarebbero oltre 3.000, secondo alcune loro organizzazioni, i bianchi uccisi nelle loro fattorie dal 1994; ma la cifra non è confermata da fonti ufficiali). Che riversa sul leader del braccio giovanile dell'African national congress (Anc, al potere), Julius Malema, l'odio e la frustrazione accumulati: perché Malema va in giro a cantare 'Shoot the Boer', ammazza il boero; e perché vuole imitare la politica - disastrosa, secondo gran parte degli osservatori - di requisizione delle terre dei bianchi del vicino Zimbabwe. Una folla che adesso oscilla tra rabbia, voglia di vendetta e smarrimento.

Dopo la funzione in chiesa, la bara con la salma del leader razzista è stata portata alla sua fattoria, accompagnata da un corteo senza fine di automobili, furgoni, camioncini, fuoristrada e motociclette, sotto una pioggia battente. Nella fattoria, dove era stata stesa una bandiera grande quanto un campo di calcio con i colori del vecchio Sudafrica, la salma è stata inumata.

"Sarebbe bello se insieme a Eugene seppellissero anche l'organizzazione", ha commentato un nero della vicina a township.

ATS

Foto d'apertura: Keystone
 

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