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TICINOTito Tettamanti rileva la Basler Zeitung, opinioni contrastanti

08.02.10 - 16:57
Il presidente degli editori svizzero-tedeschi, interpreta positivamente l'annuncio, mentre il sindacato Comedia si dice preoccupato
KEYSTONE GEORGIOS KEFALAS
Tito Tettamanti rileva la Basler Zeitung, opinioni contrastanti
Il presidente degli editori svizzero-tedeschi, interpreta positivamente l'annuncio, mentre il sindacato Comedia si dice preoccupato

TICINO - La famiglia Hagemann e PubliGroupe cedono le loro partecipazioni in "National Zeitung und Basler Nachrichten AG" al finanziere ticinese Tito Tettamanti e all'avvocato basilese Martin Wagner, che diventa presidente del consiglio di amministrazione ed editore del quotidiano Basler Zeitung.

 

Un comunicato diffuso stamane indica che Tito Tettamanti sarà l'azionista di maggioranza con una partecipazione del 75% mentre Martin Wagner controllerà il 25% della società. Le parti hanno convenuto di non rendere noto l'ammontare della transazione.

Nella nota Martin Wagner spiega che "sin dall'inizio abbiamo avuto l'obiettivo di mantenere la Basler Zeitung come un quotidiano basilese indipendente". "Abbiamo voluto inviare un segnale forte contro la concentrazione della stampa nel nostro paese".

Matthias Hagemann, ex presidente del consiglio di amministrazione e portavoce della famiglia Hagemann, afferma dal canto suo che le trattative in vista della cessione della società sono iniziate nello scorso autunno.

 

La Basler Zeitung è uno degli ultimi grossi quotidiani della Svizzera tedesca che non fa parte di un gruppo interregionale. La famiglia - secondo Hagemann - aveva deciso di uscire dalla casa editrice in seguito ai cambiamenti strutturali verificatisi nei mass media. Hanno svolto un ruolo decisivo anche la recessione e lo sviluppo dell'informazione su internet.

 

La famiglia Hagemann, con una partecipazione del 63%, deteneva la maggioranza della Basler Zeitung Medien da 59 anni. Il 37% delle azioni era invece nelle mani di PubliGroupe. La Basler Zeitung, con una tiratura di 88 mila copie, è il principale quotidiano della svizzera nord occidentale. Il gruppo ha in organico 1200 persone e nel 2008/09 ha subito una perdita di 12 milioni di franchi su un giro d'affari di 263 milioni di franchi. I vertici avevano reagito cancellando un ventina di posti di lavoro, cedendo la radio privata Basel 1 e ritirandosi dal nuovo giornale gratuito "News". Wagner ha assicurato che non ci saranno altri tagli del personale.

Hans-Peter Rohner, Ceo di Publigroupe, ha dal canto suo indicato che la sua impresa intende cedere tutte le partecipazioni considerate come non strategiche.

Martin Wagner è già presidente del settimanale Weltwoche. La famiglia Hagemann aveva già concluso un affare con Tettamanti: nel 2002 aveva ceduto al finanziere e ad altri azionisti il gruppo editoriale Jean Frey. Quest'ultimo - assieme alle riviste Beobachter e Bilanz - nel 2006 era poi stato venduto al gruppo tedesco Axel Springer, mentre la Weltwoche era stata rilevata da Roger Köppel, suo caporedattore.

Hans-Peter Lebrument, presidente degli editori svizzero-tedeschi, interpreta l'annuncio odierno come un segnale positivo contro una concentrazione ancora più pronunciata dei mass media nella Confederazione. Secondo l'editore del quotidiano Südostschweiz, Tettamanti è un proprietario che non cerca di influenzare i media che controlla. Si è tuttavia posto la questione sulla durata dell'impegno del finanziere.

 

In una nota, il sindacato Comedia si dice invece preoccupato per l'evoluzione del paesaggio dei media svizzeri. "È irritante che case editrici durante la crisi siano oggetto di azioni speculative", osserva l'organizzazione invitando i nuovi proprietari a non compiere ulteriori tagli del personale e a lasciare autonomia politica alle redazioni.

 

Foto d'apertura KEYSTONE GEORGIOS KEFALAS

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