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BELLINZONA - Litigano. Lega e Udc contro i socialisti e Jacques Ducry. Chi da una parte chi dall'altra cerca di mettere in avanti la sua posizione, finché la più discussa naturalizzazione di questi giorni è stata bocciata con 52 voti a favore, 18 contrari e 7 astenuti.
Si tratta di un ragazzo nato e cresciuto in Ticino, da genitori di origine kosovara, ma oggi di nazionalità svizzera, che nel 2010 compirà 18 anni. Normalmente, avrebbe potuto richiedere e ottenere la cittadinanza svizzera, senonché la Commissione petizioni e ricorsi ha chiesto di discutere in Gran Consiglio la questione. E così è stato questa sera, martedì.
Il dubbio è sorto a causa dei tre precedenti penali sfociati in altrettante condanne decise dalla Magistratura dei minorenni. Francesco Cavalli, Nenad Stojanovic e Jacques Ducry proponevano di attendere luglio 2010 quando scadrà la condanna che il ragazzo sta scondando con la condizionale. "Per intanto si è comportato bene, dice la Magistratura, perciò propongo di rimandare qualsiasi decisione". La fiducia nell'essere umano dei socialisti appoggiati Ducry si è scontrata con il pensiero di Attilio Bignasca (che trova "vergognosa" la posizione di Stojanovic), Donatello Poggi (che invece ha tacciato Stojanovic di intollerante), Pierre Rusconi (che ha dato a tutti e tre dei moralisti) e di Boris Bignasca che ha chiesto più rispetto per la Lega.
Le motivazioni che hanno spinto a negare il passaporto rossocrociato sono di ordine comportamentale. Paola Bagutti del Plr, però, ha detto che al ragazzo "non viene preclusa la possibilità di riformulare la richiesta" quando avrà dimostrato di sapersi comportare in modo consono alla legge.
Foto d'apertura Tio / Manuel Meleleo
