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TICINOEmozione Ticino, non solo negozi aperti la domenica

30.08.09 - 13:31
L'appello di Patrick Lardi ai sindacati: "Dialogo, lavoriamo tutti insieme per rilanciare il turismo e l'economia ticinese"
Tipress / Benedetto Galli
Emozione Ticino, non solo negozi aperti la domenica
L'appello di Patrick Lardi ai sindacati: "Dialogo, lavoriamo tutti insieme per rilanciare il turismo e l'economia ticinese"

BELLINZONA - Dare nuova vita alle città, ai borghi, ai villaggi del cantone Ticino. Con "Emozione Ticino", l'iniziativa lanciata da Ticino Turismo in collaborazione con le associazioni del mondo economico ticinese, si persegue lo scopo di rendere ancora più attrattivo il territorio cantonale durante il periodo autunnale. Una promozione territoriale che passa anche attraverso la possibilità ai negozianti di lavorare anche per due domeniche di ottobre. Contrari al lavoro domenicale, i sindacati si sono rivolti al tribunale per chiedere lo stop, ma Patrick Lardi, vicedirettore di Ticino Turismo, rilancia l'invito al dialogo "per costruire assieme per il bene di tutti un Ticino il più attrattivo possibile".

Lardi, partiamo con "Emozioni Ticino", una promozione territoriale che passa attraverso due domeniche di negozi aperti?
"Vi ringrazio per questa domanda perché mi permette di far luce su Emozioni Ticino che è ben più dell’apertura domenicale dei negozi. L'iniziativa parte da lontano. È da oltre un anno che varie associazioni padronali e di promozione del Ticino cercano un’unità d'intenti per promuovere l'immagine di un Ticino colorato e ospitale in Italia e, naturalmente, oltr'Alpe. Questo obiettivo sarà raggiunto veicolando un messaggio legato al paesaggio, al territorio e ai suoi colori autunnali. Uno dei tasselli di questa azione sono anche le due aperture domenicali di ottobre. Non possiamo pensare di promuovere un territorio senza che questo possa rendere fruibile i suoi prodotti. Belle le nostre Valli  la domenica, ma non bastano i bei paesaggi! Se il turista non può acquistare prodotti locali, il territorio non viene valorizzato in pieno. Faccio l'esempio della Farina Bona prodotto della Val Onernone".

Non si rischia di avvantaggiare soltanto i grandi magazzini?
"Lo shopping insieme all’alloggio, alla gastronomia, alla cultura, alla mobilità, alla natura, agli eventi, al divertimento (p.e. parchi avventura, Swissminiature e Falconeria) sono gli attori per i quali questa campagna promozionale vuole generare indotto. Questo è un passo molto importante; finalmente si parla di un Ticino unito che cerca di sviluppare nuovi mercati e sfruttare il bacino di oltre 10 milioni di potenziali turisti che sono a due passi da noi. Il Ticino ha molto da offrire ed il turista al quale ci rivolgiamo è molto esigente ed é abituato ad avere tutto. È quindi nostro scopo assecondarlo per far in modo che torni, anzi la ricetta per il successo sarà quella di riuscire con il tempo a sorprenderlo andando ben oltre le sue aspettative".

La promozione di un territorio passa per forza attraverso l'apertura dei negozi alla domenica?
"Come ho già avuto modo di sottolineare precedentemente è solo uno dei tasselli. Diciamo che passa anche attraverso la fruibilità dei prodotti che il territorio produce. Probabilmente le sarà passato inosservato, ma i negozi di Morcote e Ascona durante la stagione turistica, dal 2 marzo al 30 novembre, sono aperti ogni domenica e questo permette ai turisti di assaporare tutta l’offerta che uno in vacanza si aspetta".

E' vero che i negozi aperti fanno parte di un più ampio progetto di rivalutazione del territorio. E' anche vero che in altri paesi, dove vigono leggi più restrittive sull'apertura dei negozi, la loro forza attrattiva non passa dagli orari di apertura dei negozi, ma attraverso altre caratteristiche. Se mi metto nei panni di un turista, non ho per forza l'esigenza di andare al supermercato che ho anche sotto casa, ma ho voglia di vivere le caratteristiche più veraci del territorio che visito...
"La domanda che mi pone verte sempre intorno allo stesso tema ed é riduttivo parlare di Emozioni Ticino in questi termini. Emozioni Ticino vuole essere l’assieme di paesaggi, esperienze, eventi e tradizioni che veicolano il Ticino che lavora, che innova, che apre il proprio territorio per farlo amare, come noi l'amiamo, ai nostri vicini. In quanto a vestire i panni del turista… vorrei sottolineare che il turista oggi ha molte sfaccettature ed il nostro territorio permette di soddisfarle tutte, dalle caratteristiche veraci, pensiamo ai borghi, alle nostre valli, ai nostri laghi e ai patrimoni mondali dell’Unesco: I castelli di Bellinzona e il Monte San Giorgio".

 Ma questa non è una caratteristica peculiare tipica del Ticino? Quella cioè di essere abituati a città molto tranquille e anche un po' deserte la domenica?
"Il nostro grande vantaggio é quello di avere un’offerta variegata e adatta a tutti i palati e farla conoscere a più gente possibile. Le nostre città sono a misura d'uomo ed un po’ di movimento non guasta, ne hanno tutti da guadagnare. In questo speciale momento di crisi c'è bisogno del supporto di tutti. Il governo ha capito l'importanza di questa manifestazione e l’ha inserita nelle misure per contrastare la crisi. Dobbiamo trovare nuovi sbocchi, nuove vie, salvaguardare il nostro benessere ed aprirci ad iniziative nuove".

I sindacati invece si sono rivolti al Tribunale per fermare le aperture domenicali...
"Noi venerdì scorso li abbiamo invitati al dialogo, in quanto vogliamo costruire assieme per il bene di tutti. Tra l'altro non stiamo andando allo sbaraglio. La nostra intenzione è quella di promuovere il Ticino come mai fatto in Italia, grazie anche all'aiuto di Svizzera Turismo, presente da decenni sul mercato italiano e il coinvolgimento di imprenditori ticinesi che operano in Italia con successo. Questa iniziativa non vuole essere un semplice fuoco di paglia, ma l'edizione zero dell'inizio di un'azione che crescerà nei prossimi anni. La base del successo, comunque, passa attraverso lo sforzo di ogni ticinese, a rendere il nostro territorio il più attrattivo possibile”.
 

Una promozione quindi che pone le sue basi dalla nostra predisposizione, di ognuno di noi, dai ticinesi stessi, per un cambio di mentalità e di rivitalizzazione di tutto il nostro territorio?
"Il Ticino ha una ricca tradizione autunnale che pochi conoscono. A volte gli stessi ticinesi non ne sono a conoscenza. Per esempio quelle splendidi tradizioni che sono la discesa dei formaggi dall'alpe, i sapori della vendemmia oppure i profumi delle sagre delle castagne per citarne alcune. Pertanto direi una rivalutazione delle nostre tradizioni. Se noi promuovessimo uno di questi eventi da solo, la forza di questo messaggio sarebbe troppo debole. Se invece si promuove un autunno ticinese che contiene un ventaglio di offerte settimanali che valorizzano le nostre tradizioni e oltre a questo ci facciamo trovare aperti e accoglienti, le possibilità di successo aumentano. Tutto però, funzionerà, se riusciremo nell'intento ad essere tutti uniti a favore del ticinese e a favore del Ticino”.

p.d'a.

Foto d'apertura: Tipress / Benedetto Galli

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