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BELLINZONA - Non si sono fatte attendere le reazioni del Partito comunista alla pubblicazione della notizia delle dimissioni dell'ex segretario politico del partito, Gianluca Bianchi. La notizia non è stato un fulmine a ciel sereno dato che, stando a quanto comunicano la sezione Bellinzonese del partito - presieduta da massimiliano Ay - e la sezione giovanile del Partito (Gioventù comunista), Bianchi aveva già preannunciato le sue intenzioni durante l'ultimo comitato cantonale. Gioventù comunista si dice dispiaciuta della "poco ragionata" decisione di Bianchi che, tra l'altro, "non ha mai presentato un documento che andasse nella direzione della proposta avanzata dal compagno Renzo Tagliaferri".
Massimiliano Ay sottolinea inoltre che l'intervista a Renzo Tagliaferri, fattore a quanto pare scatenante la decisione di Bianchi, "era stata anticipata nei contenuti durante la riunione del Comitato Cantonale del 20 gennaio 2009 e nessuno vi si era opposto". Sia Gioventù comunista che Massimiliano Ay "come membro del Comitato cantonale del Partito e come responsabile della sezione comunista del Bellinzonese" trovano interessante la proposta di unire la sinistra di trasformazione sociale. Una proposta che "andrà discussa più a fondo con tutti i militanti".
