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BERNA / BELLINZONALa carica dei 400 nella capitale per difendere le Officine FFS

04.03.08 - 12:41
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La carica dei 400 nella capitale per difendere le Officine FFS
Bern - Circa 400 lavoratori delle officine FFS di Bellinzona hanno inscenato oggi una manifestazione a Berna in difesa del loro impiego e contro i minacciati progetti di smantellamento.

In un corteo che dalla stazione li ha portati alla sede centrale delle ferrovie i dimostranti hanno scandito slogan come "giù le mani dal nostro posto di lavoro!". Hanno poi consegnato al presidente della direzione Andreas Meyer la risoluzione adottata ieri dall'assemblea del personale, che chiede ai cittadini e all'autorità politica di mobilitarsi contro la paventata chiusura dell'officina. Alla manifestazione ha partecipato anche la gran parte dei deputati e senatori ticinesi, impegnati nella sessione primaverile delle Camere.

Sui piani di ristrutturazione delle FFS Cargo non vi è ancora nulla di ufficiale: l'azienda prevede di indire una conferenza stampa a metà marzo, ha indicato all'ATS il portavoce Roland Binz. "Appena saranno prese delle decisioni informeremo l'opinione pubblica", ha affermato Binz, aggiungendo che le speculazioni delle ultime settimane non aiutano.

Intanto però si sta muovendo con decisione anche la politica. Il tema è stato al centro della seduta odierna il consiglio di stato ticinese: il governo - informa un comunicato - "sta adoperandosi con decisione per salvaguardare le capacità occupazionali delle Officine FFS di Bellinzona e allo scopo ha chiesto e ottenuto per domani pomeriggio a Berna un incontro con la presidenza del consiglio d'amministrazione delle FFS e con la direzione generale". Vi parteciperanno la presidente del consiglio di stato Patrizia Pesenti, il vicepresidente Marco Borradori e Laura Sadis. L'esecutivo ha pure preso contatto con il Consiglio federale e con i singoli membri dello stesso governo, nonché con la deputazione ticinese alle Camere federali.

ATS
 
 
Foto Ti Press
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