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BISSONERipari fonici, una mozione contro "lo scempio paesaggistico"

02.11.07 - 15:22
La mozione inoltrata dal Movimento Nuova Bissone chiede che vengano sospesi gli appalti e i lavori previsti per la posa dei ripari fonici sulla A2. E annuncia: "Altrimenti sarà referendum"
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Ripari fonici, una mozione contro "lo scempio paesaggistico"
La mozione inoltrata dal Movimento Nuova Bissone chiede che vengano sospesi gli appalti e i lavori previsti per la posa dei ripari fonici sulla A2. E annuncia: "Altrimenti sarà referendum"

BISSONE - Non sono passate inascoltate le parole pronunciate dall'architetto Aurelio Galfetti durante il dibattito radiofonico sui ripari fonici di Melide-Bissone di martedì nella trasmissione radiofonica TIPI. L'architetto Galfetti aveva riferito che "non corrisponde al vero che il progetto vincente - quello tuttora in esecuzione - fu scelto dalla giuria, ma che la giuria si limitò a scegliere tre progetti demandando la decisione finale al Dipartimento del Territorio".

Decisione quindi dei politici e dei funzionari anziché, come prescritto dal bando di concorso, della giuria. Parole che hanno spinto il Movimento Nuova Bissone a presentare al Municipio una mozione.

Secondo l'Associazione il progetto per il risanamento fonico di Bissone e Melide fu deciso da Marco Borradori, da due funzionari del Cantone e dai Sindaci di Bissone, Melide e Carona. I sindaci di Melide e Carona non condivisero invece la decisione. Una convinzione che emerge da una lettera il cui contenuto è stato riferito sempre durante la trasmissione TIPI.

"Nel corso della trasmissione - scrive l'Associazione - è stata resa nota una lettera dell’architetto Livio Vaccini (uno dei tre finalisti del concorso) indirizzata al Direttore del Dipartimento del territorio che invitava Marco Borradori a scegliere il progetto di un altro concorrente poiché: : "... il progetto CERESIOSAURUS, dei tre, era di sicuro il migliore, il solo che abbia avuto il coraggio di considerare la tratta fra le due gallerie come uno spazio invisibile che bisogna trasformare in esperienza di viaggio unica ed emozionante...".

"È quindi evidente - scrive ancora il Movimento Nuova Bissone - che la scelta fu dettata principalmente per motivi politici e non per la qualità di un progetto nell’interesse sia dei Bissonesi che del resto del Cantone".

Per i firmatari della mozione, la popolazione di Bissone inizia ad essere spaventata dell'impatto ambientale che potrebero avere i ripari fonici, in un "percorso che si snoda in un paesaggio meraviglioso, muri che saranno alti 14 metri, simili a quelli già posti a Melide, ma quasi tre volte più alti".

"Non possiamo stare a guardare senza reagire ad un simile scempio paesaggistico annunciato" dicono i firmatari, i quali con la mozione chiedono l’effetto sospensivo del progetto e che il "Consiglio Comunale prenda coscienza di cosa sarà di Bissone qualora si posassero delle pareti simili a quelle di Melide ma 3 volte più alte e con centinaia di piloni portanti con cavi d’acciaio perdipiù sulle due corsie autostradali".

Il Movimento non intende deporre le armi e ha già annunciato che se il Legislativo di Bissone non accoglierà la mozione, "lancerà un referendum contro tale decisione al fine di portare alle urne la popolazione di Bissone". 

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