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TICINOI politici ricordano Flavio Maspoli così

12.06.07 - 10:34
I politici ricordano Flavio Maspoli così

LUGANO - "E' stato un personaggio, nel bene e nel male". Si potrebbe sintetizzare in questo modo il ricordo dei politici di Flavio Maspoli, morto questa notte all'Ospedale Civico di Lugano per problemi respiratori. Tra i politici interpellati prevale il ricordo di una persona che indubbiamente aveva grandi potenzialità, ma che le peripezie di una vita a volte dissipata lo ha portato a consumarsi inesorabilmente.  

Giovanni Merlini (PLR): "Era un personaggio molto estroso, carismatico a suo modo e abile nel saper suscitare l'attenzione della sala quando prendeva la parola e da lì si notava la sua esperienza di docente. Il ricordo di lui è il suo particolare uso di un linguaggio colorito".

Pierre Rusconi (UDC): "E' stato sicuramente un caro amico che purtroppo ha pagato con il 'suicidio' la sua vita negli ultimi dieci anni: il vizio del gioco, la salute e le sue problematiche finanziarie sono state un calvario. Meritava molto di più e aveva avuto l'occasione di avere di più, ma purtroppo si è gestito male e questo mi rincresce. L'esperienza politica e di vita con lui è stata irripetibile".

Manuele Bertoli (PS): "Sono stato collega in Gran Consiglio di Flavio Maspoli per 4 anni circa. Personaggio appariscente, che si sapeva imporre per la sua verve. Ogni tanto era più teatrante che politico e questo penso facesse parte della sua persona. Ci sono stati scontri cruenti tra noi, anche perché non era un personaggio facile. In tutti i casi si è fatto notare".

Attilio Bignasca (LEGA): "I ricordi sono tanti. La morte penso che sia per lui una liberazione. E' la fine di un calvario. Era un amico generoso, forse fin oltre le sue possibilità e ciò lo ha portato a mettersi nei guai riducendosi da disperato. Ormai il suo cuore non si poteva più operare e aveva problemi respiratori". 

Alex Pedrazzini (PPD): "Io e lui abbiamo avuto un percorso parallelo anche se spesso eravamo su barricate opposte. Spesso c'è stato ragione di conflitto sul singolo dossier, senza che questo significasse squalificare la persona dell'altro. Il mio ricordo risale a quando Maspoli suonava il piano a Viglio. Mi piaceva in particolare una canzone in cui si diceva 'I ga dìsan tücc Giuàn sta indré... e lui risponde la vita è bella'. Questo riassume un po' la filosofia di vita di Flavio Maspoli. Un'altra espressione che trovo azzeccata è "La vertigine, è paura di cadere e voglia di volare". Lui ha sempre affrontato gli ostacoli sapendo che correva rischi, ma era questo che gli dava voglia di vivere".

p.d'a.
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