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CANTONESi litiga su Aleppo, si scontrano le anime della sinistra

29.12.16 - 22:54
Polemica sui social tra Mirko D'Urso e Massimiliano Ay sulla manifestazione per Aleppo di sabato scorso a Lugano. D'Urso: «Comunisti, siete conservatori». Ay: «I ramoscelli di ulivo non servono»
Si litiga su Aleppo, si scontrano le anime della sinistra
Polemica sui social tra Mirko D'Urso e Massimiliano Ay sulla manifestazione per Aleppo di sabato scorso a Lugano. D'Urso: «Comunisti, siete conservatori». Ay: «I ramoscelli di ulivo non servono»

LUGANO - La guerra ad Aleppo arriva fino alle nostre latitudini attraverso una polemica a distanza ed espressa sui social network tra due anime della sinistra ticinese. Da una parte quella di Mirko D'Urso, fondatore e direttore del MAT, il Movimento artistico ticinese, dall'altra quella di Massimiliano Ay, segretario di un partito comunista, che ha sempre manifestato la propria perplessità di fronte ad una mancanza di spirito critico di una sinistra considerata troppo salottiera e radical chic, lontana dall'antico spirito partigiano e combattente.

Ma andiamo con ordine: sabato si è svolta in Piazza Mercato a Lugano «Vigilia per Aleppo», una manifestazione organizzata da Mirko D'Urso per esprimere solidarietà alla popolazione di Aleppo e alle popolazioni di tutte le altre zone di guerra, dallo Yemen all'Afghanistan. Una dimostrazione di piazza, in cui hanno partecipato diversi artisti che, sul palco, hanno letto poesie e cantato la speranza per un futuro di pace. Un evento che però ha incontrato le critiche del Partito Comunista, che non ha partecipato alla manifestazione, perché contraria ai sit-in «peace&love» fini a se stessi.

D'Urso: «Manifestazione apartitica» - Mirko D'Urso ha usato del sarcasmo nei confronti del segretario del partito comunista, Massimiliano Ay, che all'aperitivo di fine anno del PC, a cui hanno partecipato "almeno in 8-10", ha ribadito la posizione del suo partito, contrario a partecipare alla «Vigilia per Aleppo». D'Urso, critico nei confronti della decisione del PC di boicottare la manifestazione, ha precisato di avere ideato e organizzato l'evento «come libero cittadino», in quanto «non iscritto a nessun partito» e di avere volutamente evitato qualsiasi intervento politico sul palco.

«Ay ha la puzza sotto il naso» - Fiero delle «400-450 persone» scese in piazza e dei 6.000 franchi raccolti nel giro di due ore, che «serviranno all'acquisto di stufette ad aria per l'inverno in Grecia» che dovranno affrontare i migranti nelle tendopoli, D'Urso rimprovera Ay di «avere la puzza sotto il naso» e di rappresentare un partito «dalle idee conservatrici e arcaiche che non potrà mai superare l'1%».

Ay: «Noi già in piazza all'inizio del conflitto. Come mai soltanto ora «La Vigilia per Aleppo?» - Massimiliano Ay, cogliendo la provocazione di Mirko D'Urso, che imita il segretario del Partito Comunista in un video satirico, ricorda che quando vi è un'aggressione ad uno stato sovrano, come è avvenuto in Siria, in questi casi i ramoscelli di ulivo non servono a niente. Al contrario, per Ay è invece necessario lo spirito di lotta «che ci hanno insegnato i partigiani antifascisti». Con le armi, per combattere il fondamentalismo islamico, che ha messo sotto il suo giogo la popolazione civile di Aleppo. I comunisti, inoltre, ricordano di essere stati loro a scendere per primi in piazza, già in tempi non sospetti, ossia dall'inizio del conflitto, per chiedere la fine della guerra. «La "Vigilia per Aleppo" - continua Ay - invece, è stata organizzata proprio quando la città stava venendo liberata dall'esercito siriano e da quello russo, con ciò di fatto accodandosi al coro di chi gridava all'"assedio" e - peggio ancora al "genocidio"».

Uno scontro online, quello che vede contrapposti Mirko D'Urso e Massimiliano Ay, che si inserisce in una guerra sanguinosa. Aleppo è stata liberata dal giogo dello jihadismo e dal fondamentalismo islamico dopo cinque lunghi anni di guerra, di distruzione e di morte. Il governo siriano ha riconquistato il completo controllo della metropoli siriana, grazie al sostegno dell'esercito russo.

La guerra di propaganda. Occidente contro oriente - Una liberazione che, dai governi occidentali non è stata accolta con grande soddisfazione. In questo conflitto si sta consumando un'altra guerra altrettanto dura, senza esclusione di colpi: quella dell'informazione. Occidente e oriente portano avanti una propaganda che difficilmente è amica della verità. Da una parte l'Occidente, che si fida e usa come strumento d'informazione l'Osservatorio dei diritti umani, che ha sede in Inghilterra e fa capo a un musulmano sunnita antigovernativo e riferisce di una Aleppo ferita e distrutta, e utilizza come strumento di propaganda una bambina di Aleppo di 7 anni, Bana Al Abed, che ha twittato in inglese frasi su argomenti più grandi di lei. Dall'altra c'è Russian TV e l'agenzia SANA, che raccontano tutt'altra realtà rispetto alla CNN e alle agenzie di stampa occidentali e fa vedere gente ad Aleppo che festeggia in piazza la liberazione dall'Isis e celebra il Natale con canti e musica. Nulla di nuovo. La storia si ripete.

Le bandiere della pace dove sono? - Bisogna poi aggiungere che l'opinione pubblica occidentale non ha dimostrato grande apprensione per le sorti delle popolazioni civili siriane in questa guerra distruttiva. Le bandiere arcobaleno della Pace appese alle finestre, le fiaccolate, le manifestazioni pacifiste oceaniche a cui assistemmo nelle grandi città europee durante il 2003 contro la Seconda guerra del Golfo non si sono viste. Aleppo, così come tutta la Siria, è stata abbandonata a se stessa, divorata in una lotta tutti contro tutti, in cui il jihadismo e il fondamentalismo hanno visto l'Isis e al Nusra come l'espressione più atroce dell'oscurantismo.

Perché ci si accorge soltanto ora di Aleppo? - E allora c'è chi si chiede come mai soltanto ora, dopo anni di occupazione jihadista e soltanto dopo la liberazione dal giogo del fondamentalismo religioso, all'improvviso l'occidente scende in piazza per Aleppo e per le sue vittime innocenti con palloncini e appelli alla pace. Chi ha visto la guerra di Aleppo, come Marìa Guadalupe Rodrigo, suora argentina che ha vissuto dal gennaio del 2011 nella diocesi cattolica della metropoli siriana, ha raccontato al suo ritorno a casa delle «bugie della stampa occidentale» nel riferire di una guerra in cui la minoranza cristiana è diventata bersaglio della persecuzione islamica, in un «silenzio complice dell'Occidente», che ha tifato per i cosiddetti «ribelli moderati», e si è illuso, ancora una volta, della "esportazione della democrazia", che ha portato soltanto divisione, distruzione e morte.

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COMMENTI
 

mats13 7 anni fa su tio
Mettendo assieme comunisti e sinistri duri e puri ticinesi, si arriverebbe a fare comizio in una cabina telefonica, e TIO si mette a scrivere un articolo su di loro? almeno metteteli sotto la rubrica "persi & ritrovati"...

GIGETTO 7 anni fa su tio
Risposta a mats13
Beh per chi non lo avesse ancora capito la ro$$a REDadizone di TIO è inequivocabilmente di $inistra.......

GIGETTO 7 anni fa su tio
E chi se ne frega delle anime della sinistra ticinese e di questi due personaggi.....vi sono altri problemi per il Ticino!!! Ma basta TIO!!!

GI 7 anni fa su tio
L'asino che disse "cornuto" al bue.....

gabola 7 anni fa su tio
se ci mettessero lo stesso impegno a sistemare le cose in casa nostra sarebbe mica male,sia da una parte che dall'altra

sedelin 7 anni fa su tio
vero: queste manifestazioni non cambiano nulla, proprio nulla! rendono però visibile la visibilità (pasticcio di parole voluto) di chi ha la pancia piena.

F.Netri 7 anni fa su tio
E da quando, la miriade di anime perse della sinistra, sono state mai d'accordo?

pardo54 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Come i bambini dell'asilo. Vergogna!

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a pardo54
Vergogna tu! Bambino dell'asilo!

miba 7 anni fa su tio
Risposta a pardo54
Concordo pienamente; una bella pagliacciata in salsa ticinese che non porta ad un fico secco

Tarok 7 anni fa su tio
non capisco la copertura mediatica che godono certi personaggi d'importazione: il partito comunista e il MAT rappresentano il 0,0% della popolazione ma sono su tio tutti i santi giorni..... bastaaaaaaa

cerea 7 anni fa su tio
Risposta a Tarok
Essere logici e conseguenti non fa notizia, essere populisti e demagoghi, si. La visibilità è un boomerang, molte più persone ti possono giudicare.
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