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L'urlo di gioia: "E' serie A"

LUGANOL'urlo di gioia: "E' serie A"

25.05.15 - 21:09
I festeggiamenti in piazza Manzoni, i caroselli sul lungolago. Lugano torna la capitale del calcio ticinese
Foto Tipress
L'urlo di gioia: "E' serie A"
I festeggiamenti in piazza Manzoni, i caroselli sul lungolago. Lugano torna la capitale del calcio ticinese

LUGANO - Il Ticino calcistico si tinge di bianconero. Il Football Club Lugano torna nel calcio che conta. Dopo 13 anni tribulati, difficili, contraddistinti dal fallimento del 2003 e dalla fusione con il Malcantone Agno, Lugano ha ritrovato la massima serie. Sembrano passati secoli dagli stadi vuoti, dalla contestazione degli ultrà che non accettavano la fusione (si ricordano i cori "noi non siamo malcantonesi"), dalla sfiducia generale nei confronti di una società che faceva fatica a ritrovare gli sfarzi di un tempo in un calcio che, anche in Svizzera, si è adattato alle logiche del mercato e del business, che poco spazio concedono al romanticismo.

Il Lugano torna a rappresentare il Ticino in Serie A. Si dovrebbe scrivere Super League, ma sono stati oggi i tifosi e i giocatori a urlare di gioia "Serie A, Serie A", per un traguardo su cui in pochi ad inizio stagione avrebbero scommesso. E mentre il popolo bianconero, i giocatori, il presidente Angelo Renzetti gioivano per il traguardo conquistato con sacrificio e sudore, Pablo Betancur, il manager uruguaiano che aveva rilevato lo scorso anno il 40% del club bianconero da Enrico Preziosi, ad un'intervista alla radio Rsi ha fatto capire che non resterà.

Un'ombra di inquietudine in una giornata indimenticabile per la società, ma soprattutto per i tanti tifosi che non hanno mai abbandonato la fede per i colori del Lugano. In piazza Manzoni al fischio finale le centinaia di persone presenti (si stima una presenza di oltre un migliaio di spettatori) hanno urlato al cielo la loro gioia. Non sono mancati i caroselli, lo sventolio di bandiere. E che festa sia.

Gli eroi del Ceresio oggi si chiamano Salvatore Guarino, giovane calciatore (classe 1989) nato e cresciuto a Lugano e Orlando Urbano ragazzo campano che ha giocato nelle squadre di mezza Italia. Sono loro che hanno segnato le reti della vittoria in quel di Bienne.

Ora non resta che sperare, per il bene del calcio ticinese, che il Lugano possa rappresentare degnamente i colori del Ticino in Super League e che il Chiasso possa difendere la sua permanenza in Challenge League. Perché alla fine, il Ticino è fatto di squadre di antica tradizione, del Lugano, del Chiasso, del Bellinzona e del Locarno, che del calcio svizzero hanno fatto e sono ancora la storia.

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