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Ieri sera gli svizzeri di Milano hanno festeggiato il primo agosto

MILANO/LUGANOIeri sera gli svizzeri di Milano hanno festeggiato il primo agosto

21.07.17 - 11:48
Molti volti noti ieri sera al Centro Svizzero di Milano. Mario Botta: «Vi è un dare e un avere reciproco tra la Svizzera e Milano»
Foto Michele Novaga
Ieri sera gli svizzeri di Milano hanno festeggiato il primo agosto
Molti volti noti ieri sera al Centro Svizzero di Milano. Mario Botta: «Vi è un dare e un avere reciproco tra la Svizzera e Milano»

MILANO -  Il vociare delle oltre 200 persone che proviene dal Ristorante la Terrazza al quarto piano del Centro Svizzero di Milano, irrompe nella tranquilla e afosa serata meneghina. Le chiome dei sottostanti alberi dei Giardini Montanelli fanno da involontaria cassa di risonanza alle musiche della Bandella di Arogno che, proprio nel momento in cui passa un gruppetto di tre giovani laureandi, sta intonando “Oh mia Bela Madunina”. Difficile spiegargli che quella che si sta celebrando è la festa nazionale svizzera per di più anticipata dato che sarebbe il primo di agosto ma che gli svizzeri di Milano festeggiano, secondo tradizione, qualche giorno prima. “Celebriamo la nostra festa sempre una decina di giorni prima perché tra fine luglio e i primi d’agosto i Milanesi vanno in vacanza”, commenta Gian Franco Definti presidente della Società Svizzera di Milano che con i suoi più di 600 soci è il circolo svizzero all’estero più grande del mondo. E tra i più grandi all’estero lo è anche il consolato con i suoi oltre 35.000 iscritti, una parte dei quali frequenta attivamente il Centro Svizzero di via Palestro.

Tutto è pronto per i festeggiamenti: la terrazza è stata addobbata con bandiere svizzere e stemmi dei cantoni della Confederazione che danno anche i nomi ai tavoli. Una festa all’insegna della riscoperta del sentimento di appartenenza che per gli Svizzeri di tutto il Nord Italia si rinnova ogni anno. Sono molti coloro che, nati qui da genitori o nonni provenienti dalla Confederazione, non si sono più mossi dall’Italia pur mantenendo tradizioni e passaporto elvetico. Come Mark Bosshard, professore all’Università Cattolica: suo nonno arrivò da Zurigo a cavallo tra le due Guerre mondiali e da allora la sua famiglia ha radici stabili a Milano. Una cena a base di piatti non tipicamente svizzeri (c’è il cous cous di verdure con i bocconcini di manzo come portata principale) e di vini che invece rispecchiano la tradizione enologica elvetica - come l’ottimo Merlot ticinese della riserva del Carmagnola - intervallata dal saluto del console generale Félix Baumann che si è soffermato sulle intense relazioni che intercorrono tra Italia e Svizzera e sul processo di digitalizzazione che il consolato di Milano ha intrapreso. Il momento clou della serata è stato il discorso di Mario Botta, architetto ticinese di fama mondiale e ospite d’onore della serata. “Sono di Mendrisio e ho un rapporto particolare con Milano. E per questo ho accettato molto volentieri l’invito del consolato. Vi è un dare e un avere reciproco tra la Svizzera e Milano, tra una realtà della cultura italiana che ha nutrito per secoli il nostro immaginario e la Svizzera dove la tranquillità sociale e il lavoro permettono più che in altri paesi di vivere appieno questo dono che viene dal Mediterraneo”.

Poi, tutti in piedi per l’inno nazionale registrato in due lingue dal coro delle voci degli alunni della Scuola Svizzera di Milano.

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COMMENTI
 

pantalupo 6 anni fa su tio
povero Albertolupo, probabilmente non conosci le usanze e le tradizioni delle associazioni svizzere all'estero, altrimenti non parleresti di poverelli! Ed è magari probabile che tu ti rechi in Italia solo a fare la spesa a buon mercato, a Luino o a Cannobio. (potresti farla in Svizzera, non ti pare?)

Meridiana 6 anni fa su tio
Trovata da Topo Gigio, ma si può anticipare i festeggiamenti del 1. agfosto FESTA DELLA NOSTRA PATRIA !!! per i comodi personali ? hanno toccato il FONDO. Vergogna

leopoldo 6 anni fa su tio
Risposta a Meridiana
cosa pretendi questo è ancora niente non vedi che la svizzera oramai è senza una sua popolazione ( torre di babele) abbiamo cittadini svizzeri con cognomi che non riusciamo neanche a leggere ecc ecc.....

Frankeat 6 anni fa su tio
Festeggiare in anticipo una festa fa veramente tristezza. Un po' come le tv quando registrano le puntate di natale o capodanno con mesi d'anticipo e tutti devono fingere anche di fare il conto alla rovescia come se fosse mezzanotte di capodanno quando in realtà sono magari le 15 di qualche mese prima. Ad esempio so che la RSI ha già registrato da un po' le puntate speciali che manderà in onda a Natale 2017 e Pasqua 2018(!) di un suo quiz. Forse il rompiscatole, ma non sono sicuro. Tutti quelli del pubblico sono stati obbligati ad andare vestiti con pantaloni lunghe, maniche lunghe e scarpe adatte al periodo invernale, anche se fuori c'erano 35 gradi. Si, sono uscito leggermente dal seminato :-)

navy 6 anni fa su tio
Non me ne vogliono i puristi e gli ipocriti ma........tra i sorrisi degli italiani in visita in Ticino ed i sorrisi degli svizzeri in Lombardia (seppur su territorio svizzero prestato), le facce sono le stesse. Tanti bei discorsi e discorsetti di tanta, troppa gente che ha mangiato, mangia e mangerà ancora bene per tanti anni........ Intervistassero la gente comune, magari di 40 o 50 anni, senza paracaduti d'oro e milioni in banca anziché intervistare i vari matusalemmi che, loro la loro vita, l'hanno fatta ed anche bene...... Mi riconosco sempre meno in questo paese. Nella relativa politica ancora meno ma.....è un dettaglio.

leopoldo 6 anni fa su tio
finalmente caro luigi stai facendo un lavoro ch ti si addice

gabola 6 anni fa su tio
Fuso orario...

GI 6 anni fa su tio
Risposta a gabola
No, giocano d'anticipo....non si sa mai che per quella data il Belpaese ci sia ancora.....con tempi che corrono.....meglio essere cauti !
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