Una tempesta magnetica, generata dall'esplosione di una macchia solare, potrebbe investire il nostro pianeta nel corso del weekend. Previsti disturbi a comunicazioni radio e satelliti
LUGANO - Come previsto la gigantesca macchia comparsa sul Sole è diventata irrequieta e ha prodotto un'esplosione che ha scagliato uno sciame di particelle che è diretto verso la Terra. Potrebbe colpire il nostro pianeta domani, generando una tempesta magnetica di media intensità che potrebbe causare problemi alle comunicazioni radio e ai satelliti.
Lo ha detto all'ANSA Mauro Messerotti, dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), consigliere per lo spaceweather della direzione scientifica dell'INAF, e dell'università di Trieste.
La macchia, che si chiama AR2665 ed è grande quanto Giove, ha generato una esplosione, ossia un brillamento. Osservata dal satellite SDO (Solar Dynamics Observatory) della NASA, l'esplosione, ha spiegato Messerotti, «ha emesso raggi X e protoni, cioè particelle elettricamente cariche, e una bolla di plasma».
I protoni, ha aggiunto Messerotti, hanno già colpito gli strati superiori dell'atmosfera terrestre e hanno causato disturbi alle comunicazioni radio sull'Oceano Pacifico e soprattutto intorno al Circolo Artico.
La nube invece potrebbe colpire il campo magnetico della Terra domani provocando una tempesta geomagnetica con problemi ai satelliti, ai sistemi elettrici, e alle comunicazioni radio ai poli e alle latitudini vicine.