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440’000 mani al cielo: con Vasco «l’amore vince sulla paura»

MODENA440’000 mani al cielo: con Vasco «l’amore vince sulla paura»

02.07.17 - 14:48
Anche Tio al concerto-evento al Modena Park: un mix di ricordi, sorrisi ed emozioni. Un popolo che «non cambia le sue abitudini»
Keystone
440’000 mani al cielo: con Vasco «l’amore vince sulla paura»
Anche Tio al concerto-evento al Modena Park: un mix di ricordi, sorrisi ed emozioni. Un popolo che «non cambia le sue abitudini»

VASCO ROSSI

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

MODENA - Non è stato solo un concerto, è stato uno spettacolo. Vasco Rossi non ha deluso i suoi fan che sono accorsi a Modena per l’evento record: 220.000 persone per una festa di compleanno. 40 anni di carriera, di grandi successi, ma soprattutto di tre generazioni che amano la sua musica. Ed è stata proprio la musica la protagonista assoluta, che ha fatto cantare proprio tutti e ha regalato grandi emozioni. 

Tre ore e mezza di brani senza tempo tratti da un lungo repertorio, introdotti dalle note di “Così parlò Zarathustra”, colonna sonora di “Odissea nello spazio”. Un immenso palco che è una gigantesca navicella spaziale su cui Vasco è completamente a suo agio, e da cui si gode il suo popolo, il popolo del Blasco, «i più belli, i migliori», per lui che vive delle emozioni che trasmette.

Vasco invita il suo pubblico a cantare e a ballare, lo intenerisce, lo carica, gli fa scorrere i brividi lungo la schiena. E si gode ogni sensazione. Il parco è enorme, tutti - da chi sta sotto il palco a chi si trova all’estremo opposto - consapevoli che «qui si fa la storia». Uno spettacolo indimenticabile,ben organizzato e attento alla sicurezza.

Un “rock sotto l’assedio” con sfumature di profonde, intense parole che scivolano su note più dolci. Tanta energia, condivisione, felicità. 220.000 persone che «non hanno paura»: «Non ci faranno cambiare le nostre abitudini, non ci chiuderanno in casa con la paura», dice Vasco.

Cosa non poteva mancare? “Una vita spericolata” e un gran finale: l’immancabile “Albachiara” che saluta i fan con un suggestivo spettacolo di fuochi d’artificio. La degna chiusura di un evento che resterà nella storia e nei cuori di un pubblico che è già record. Perché d’altronde «vivere è come un comandamento».

 

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COMMENTI
 

Nicklugano 6 anni fa su tio
Proviamo un po' a fare 220'000 x 150. (media), poi calcoliamo il 30% netto : chiamatelo invecchiato, a me sembra più giovane di tutti noi e decisamente sempre più in gamba. E noi insistiamo a finanziare le nostre grandi manifestazioni per avere una piazza con 5'00 disperati da Sandwich e Coca con due cannucce...

Kama 6 anni fa su tio
nulla contro Vasco, ai tempi mi piaceva, ora meno, secondo me ad un certo punto bisogna mollare, per non diventare scontato o peggio...commerciale per mero guadagno. Detto ciò penso che tanti non siano stati lì davvero per la musica che fa ma solo per il mito che é, per poter dire "Io c'ero", cara grazia tra qui a poco non fa più concerti...

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a Kama
Hai ragione su tutto ma pensavo sarebbe stato molto più "concio", soprattutto dopo averlo visto come era invecchiato quando ha avuto i famosi problemi di salute (2 anni fa?) Invece ho dovuto ammettere che era in buona forma, visto comunque che non ha più 20 anni (e neanche 40). Poi che alla fine lo faccia per soldi, non lo può negare nessuno. Ma chi non lo fa? Pensi che tutti gli altri lo facciano per la gloria o per il piacere di cantare?

Kama 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
si vero, ora della fine lo fanno quasi tutti per guadagno, però boh...io personalmente preferirei ritirarmi in gloria...chapeau cmq che tiene ancora botta un concerto intero :-)

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Nulla da dire sulla sua capacità di tenere il palco, ma a livello artistico il caro Vasco vale poco. Il vero rock è ben altra cosa. Lui è sempre stato il rocker dei truzzettoni che di musica capiscono poco o nulla.

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Quale sarebbe il vero rock?

Norvegianviking 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Come sempre tutto è soggettivo. Se a me piacciono le lasagne e a te le tagliatelle al ragu mica detto che abbia ragione uno o l'altro. Degustibus.

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Di musica capisci soltanto tu, è ovvio :-) Ancora oggi sento i brividi a riascoltare gli assoli di chitarra del mitico Maurizio Solieri, suo chitarrista per parecchio tempo.

dudo 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
.......disse l'esperto di turno.....

dudo 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
GRANDE VASCO!!!!!

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a MIM
A mio avviso Massimo Riva gli era decisamente superiore da un punto di vista artistico. I gusti sono gusti, questo è chiaro, ma è altrettanto chiaro che non stiamo certamente parlando di gente che ha fatto la storia del rock o che abbia meriti particolari. Jimi Hendrix era un'altra cosa, ma voi andate avanti ad esaltarvi per il vostro Blasco, non sono certamente questi i temi su cui scannarsi

MIM 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Io non mi esalto per niente. Mi piace molto come cantante, mi piacciono le sue musiche e i suoi testi. Non credo sia secondo a nessuno, e il concerto di ieri lo ha ampiamente dimostrato. Poi, come dicono in tanti, i gusti sono gusti.

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Ti faccio un solo nome, ma ce ne sarebbero a decine: Rolling Stones.

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Potrei anche darti ragione anche se io sono più orientato al rock americano, ma siamo comunque davanti a due fenomeni quasi simili: - hanno iniziato dal basso (ok, questo tutti, per forza) - hanno avuto almeno un membro della band morto per qualche abuso di sostanza. - hanno avuto una vita sregolata ma ce l'hanno fatta (tranne Richards che ha venduto l'anima al diavolo e camperà fino a 150 anni) - hanno iniziato a riempire gli stadi - sono in tour da svariati decenni (chi solo in italia per una questione linguistica) - hanno fatto la storia della musica rock (chi in inglese, chi in italiano). - sono anziani ma danno calci nel fondoschiena ai colleghi che hanno la metà de loro anni. - hanno scritto canzoni immortali che sono conosciute a memoria dai ragazzi, figli di quelli che le cantavano decenni fa - hanno fatto i soldi, a palate - c'è chi è stato fatto baronetto e chi ha ricevuto lauree honoris causa Alla fine, che differenza c'è?

Libero pensatore 6 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Capisco il senso del tuo post, però sostenere che tra Vasco e gli Stones non ci sono differenze sostanziali in termini di impatto sulla storia del rock secondo me è blasfemia ??

Frankeat 6 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Non puoi paragonare Vasco agli Stones, non è corretto. Lo puoi paragonare, ad esempio, a Johnny Hallyday, anche lui icona rock del suo paese e di quelli francofoni in generale. Vasco Rossi è il Johnny Hallyday italiano? Johnny Hallyday è il Vasco Rossi francese? Probabilmente la risposta è positiva ad entrambe le domande. Vasco Rossi è sempre stato un fan dichiarato del rock anglosassone, così come del punk e 40 anni fa i suoi concerti contenevano cover degli Stones, di JJ Cale, dei Sex Pistols e di Chuck Berry. Nel 1990 ha avuto la possibilità di suonare con Jagger in quanto gli Stones non riuscivano a vendere due biglietti in croce in Italia. Lui rifiutò l'invito perchè la cosa era organizza male (e suppongo che gli siano girare le palle dover rinunciare). Gli Stones riuscirono a fare il loro concerti non-esauriti mentre Vasco riempì San Siro subito dopo. Quindi, chi ha avuto più "impatto rock" in Italia negli ultimi 30 anni tra Vasco e i RS? Il primo senza ombra di dubbio, almeno questo è quello che ci dicono le cifre nude e crude. Il signor Vasco Rossi da Zocca sarebbe diventato Vasco se non ci fossero stati gli Stones e tutti gli altri? Probabilmente no, ma non lo sapremo mai. Giusto per chiarire: non faccio parte del "popolo di Vasco". Non vado ad un suo concerto dagli anni '80 e l'ultimo disco che ho comprato deve essere stato Liberi Liberi che penso di aver ascolato 3 volte, talmente l'ho apprezzato.

navy 6 anni fa su tio
Vasco, uno che parla poco, non chiede o vuole consensi, non promette e non illude. I grandi sono fatti così. In fondo la semplicità intelligente paga sempre. Era, è e rimarrà, per me, un GRANDE!

Equalizer 6 anni fa su tio
Oggi lo adorano quasi tutti, eppure 35 anni c'è chi lo avrebbe lasciato in galera per sempre.
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