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CANTONEAM Suisse Ticino: «Non bisogna basarsi unicamente sul prezzo più basso»

05.05.17 - 09:18
AM Suisse Ticino: «Non bisogna basarsi unicamente sul prezzo più basso»

GORDOLA - «Salvaguardare le imprese locali affidando loro i lavori: ai ticinesi viene chiesta maggiore responsabilità evitando di basarsi unicamente sul prezzo più basso».  Questo il messaggio che AM Suisse Ticino ha lanciato proprio in questi giorni, dapprima attraverso una tavola rotonda che si è tenuta a Gordola lo scorso 27 aprile e alla quale hanno presenziato il direttore del DFE Christian Vitta, Piergiorgio Rossi presidente AM Suisse Ticino, Paolo Colombo direttore della divisione formazione professionale e Rolando Lepori rappresentante della Commissione paritetica cantonale delle metalcostruzioni, e ora anche grazie ad uno spot TV che vedremo durante tutto il mese di maggio.

Valorizzare le aziende ticinesi - Focus di questo terzo spot AM Suisse Ticino è proprio la valorizzazione delle aziende ticinesi. Le aziende in generale ma in particolar modo le aziende formatrici, presenti sul nostro territorio, «costituiscono una reale opportunità per i nostri giovani» fa sapere la stessa AM Suisse Ticino. «Trasmettere loro conoscenze e competenze concrete permette non solo di formare nuove leve ma assicura anche una continuità al settore garantendo preziosi posti di lavoro e sostegno all’economia locale».

Il sistema formativo duale deve essere tutelato - La consapevolezza di poter contare oggi su un sistema formativo «dalle indubbie peculiarità spesso non viene accompagnata da una coscienza ed etica sociale. Infatti questo modello formativo ha necessariamente ma giustamente anche un suo prezzo: togliendo il sostegno alle aziende locali un tassello fondamentale di questo sistema viene inevitabilmente a cadere».

Acquisti all’estero, padroncini, ditte fittizie (bucalettere), concorrenza sleale, ecc.: «fenomeni in continua ascesa». Il privato è realmente consapevole degli effetti devastanti provocati da questi fenomeni? Si chiede la AM Suisse Ticino. «Cantone e comuni applicano sempre più spesso il criterio del minor prezzo a discapito del miglior prezzo: questa speculazione uccide le imprese che, calcolando il prezzo correttamente (prezzo sostenibile), vengono scartate non essendo migliori afferenti. È possibile invertire questa tendenza?».

Questi sono alcuni degli interrogativi dibattuti durante la tavola rotonda: e se da un lato sul fronte pubblico, come confermato dall’on. Christian Vitta, misure correttive sono già state introdotte a tutela del mercato. forti preoccupazioni suscita invece l’atteggiamento controverso in ambito privato. Come sottolineato dal presidente di AM Suisse Ticino Piergiorgio Rossi nel nostro Cantone, come pure in tutta la Svizzera, «beneficiamo di uno standard di vita sicuramente invidiabile ma non solo, il nostro sistema formativo duale è infatti ammirato in tutto il mondo, tutto questo ha tuttavia un costo: siamo certamente consapevoli di come i nostri costi di produzione siano tra i più elevati in Europa ma questo di riflesso permette di sostenere le nostre imprese e i nostri posti di lavoro, la nostra manodopera viene effettivamente remunerata il doppio rispetto a quella estera. Un aspetto questo che purtroppo il privato, dal semplice cittadino al committente, passando dal costruttore all’architetto e così via, molto spesso tende a voler dimenticare. Acquistare oltre confine o affidare i lavori a manodopera estera semplicemente per spuntare un prezzo più basso si ripercuote negativamente e inevitabilmente sul nostro territorio; un atteggiamento poco lungimirante che contribuisce a distruggere la nostra economia».

L’appello lanciato da AM Suisse Ticino e condiviso durante la tavola rotonda è dunque rivolto a tutti: «salvaguardare le nostre aziende è di fondamentale importanza».

«In assenza di una società responsabile che sappia guardare oltre al prezzo, valorizzando e soprattutto tutelando le risorse presenti sul territorio sostenendo cioè le imprese locali e sostenendo un sistema formativo prezioso come quello duale, non è possibile garantire continuità, professionalità, qualità e neppure posti di tirocinio e di lavoro per i nostri giovani» conclude l’Associazione regionale di AM Suisse.

 

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