Le abitazioni connesse spopolano. Inaugurato il primo laboratorio didattico in Ticino. Ma non mancano i problemi di connessione.
CANTONE - Tapparelle che si alzano con un click, impianti audio che non si vedono perché nascosti nelle pareti, luci e riscaldamento regolabili a km di distanza. Tutto questo funziona benissimo nella casa intelligente di Filippo Bernasconi, a Canobbio (guarda il video allegato). «Viaggio spesso per lavoro e avere sempre tutto sotto controllo è una sicurezza» racconta il 40enne. Di case iper-connesse come la sua, in Ticino «se ne realizzano sempre di più» spiega Alessandro Villa di Dimora Home, che ha progettato l'impianto. «La domanda è in continua crescita».
Problemi nelle valli - Ma non ovunque le cose filano così liscie. Le colline del Luganese sono fra le location predilette per questi impianti – qui «la connessione è ottima, grazie alla diffusione della banda larga via cavo» sottolinea Villa. Altre aree del Cantone, però, sono meno fortunate. «I problemi ci sono nelle zone discoste, nelle valli non esiste ancora una copertura all'altezza» avverte Didier Guglielmetti dell'Associazione installatori elettricisti (Aiet). «Di questo dovrebbe occuparsi la politica».
«Serve formazione» - L'Aiet si è portata avanti: nei giorni scorsi nel Centro di formazione di Gordola è stata inaugurata la prima aula-laboratorio di domotica del Cantone (vedi box). Secondo l'esperto Roberto Lazzarini di Domoticaswiss «proprio le competenze degli elettricisti, che spesso sono arretrate e non al passo con il mercato, sono il freno principale alla diffusione delle case intelligenti in Ticino». Di qui nascono anche gli incidenti. Nelle case dove tutto è gestito via internet «un malfunzionamento della rete può avere conseguenze concrete» continua Lazzarini. Dal riscaldamento che non va alle luci che non si accendono. «I problemi più diffusi sono dovuti in ogni caso alla connessione, non agli impianti in sé». L'antidoto più sicuro? «È la formazione degli impiantisti». Il cervello umano, insomma, batte ancora quello elettronico.
Il nuovo laboratorio - Un laboratorio attrezzato con 12 postazioni, impianti audio-video, tapparelle e gestionali touch-screen con cui «gli allievi possono impratichirsi delle ultime tecnologie». La prima aula di domotica in Ticino (vedi foto qui sotto) è stata inaugurata questa settimana nel Centro professionale di Gordola (Fct), ad uso degli allievi elettricisti e installatori. Costo: 300mila franchi. «Si tratta di un investimento importante sul futuro dei nostri giovani professionisti, che avranno una formazione all'avanguardia» spiega il presidente di Aiet Guglielmetti.