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Milleseicentocinquanta km in bici attraverso l'Islanda. L'avventura di Yuri Monaco è diventata un diario online
CERTARA-REYKJAVIK - La prima settimana, la pioggia è scesa senza sosta. «Andavamo a dormire nei sacchi a pelo bagnati, nella tenda bagnata, la mattina indossavamo vestiti bagnati». Il sole ha illuminato solo tre giorni, dei venti che è durata l'impresa di Yuri Monaco. Il 25enne di Certara ha attraversato l'Islanda in sella alla sua mountain bike, percorrendo la bellezza di milleseicentocinquanta chilometri in compagnia dell'amico Davide Bellini, 40 anni, di Como; l'avventura è stata seguita in diretta da un gruppo creato ad hoc su Facebook, che ha sforato quota 400 membri.
(Dis)avventure - «Amiamo la bici, viaggiare la natura. Quest'estate abbiamo deciso di unire queste tre passioni – racconta Yuri –. Abbiamo scelto l'Islanda perché è un paese ancora selvaggio, magnifico, dove è possibile pedalare per giorni prima di imbattersi in un centro abitato». Le avventure non sono mancate: come nell'altopiano del Kjölur, un deserto dove dopo un giorno di tragitto «avevamo esaurito le scorte d'acqua» racconta Yuri; o nel parco naturale di Skaftafell, dove il vento era così forte che «ci era letteralmente impossibile avanzare e abbiamo dovuto attendere una mezz'ora a terra che cessasse; non riuscivamo nemmeno ad alzarci in piedi!».
«Esperienza intensa» - Sopravvissuto anche al furto della sua giacca a vento («Ho dovuto farne a meno per oltre 100 km di tragitto») Yuri non si è perso d'animo. «In certi momenti è stato davvero difficile. Ma in bici è così: vivi tutto sulla pelle, nel bene e nel male. È stata un'esperienza intensissima e non vedo l'ora di ripeterla». In programma Yuri ha già una pedalata Certara-Istanbul, per la prossima estate. Gli internatuti sono avvisati.
