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GINEVRANascondino con il capriolo nel parcheggio dell’aeroporto

19.05.17 - 11:38
L'animale è stato catturato dopo quasi due ore di tentativi. In buona salute è stato poi liberato nei boschi
Nascondino con il capriolo nel parcheggio dell’aeroporto
L'animale è stato catturato dopo quasi due ore di tentativi. In buona salute è stato poi liberato nei boschi

GINEVRA - «Una volta ci è capitato di avvistare un camoscio sulla pista d’atterraggio; ma una cosa del genere non l’avevo ancora vista», ha raccontato il portavoce dell’aeroporto di Cointrin, commentando l’insolito incontro avvenuto giovedì mattina con un capriolo nel parcheggio sotterraneo dello scalo ginevrino.

Una partita a nascondino - L’ungulato era «in piena forma. È stata una partita a nascondino, ma alla fine abbiamo vinto e siamo riusciti ad acchiapparlo», ha raccontato uno degli impiegati dell’l’Unità di prevenzione rischi animali che ha preso parte all’intervento. «Abbiamo creato una barriera tra lui e gli utenti del parcheggio e, nel frattempo, abbiamo avvisato le autorità ambientali del Cantone».

Quando gli agenti sono giunti sul posto «l’animale era calmo. Non ha provocato alcun danno né ai veicoli né alle strutture», ha precisato l’ufficiale delle guardie ambientali, Alain Rauss. L’animale è stato catturato attorno alle 12.30 - dopo quasi due ore di tentativi -, costringendolo prima in un angolo del parcheggio e bloccandolo, senza ferirlo, con l’ausilio di una rete. Il capriolo è stato in seguito caricato in un’apposita gabbia e trasportato per un breve viaggio fino ai boschi di Versoix, dov’è stato liberato. «Sicuramente si sentirà più a suo agio lí che non in un parcheggio», ha scherzato Rauss.

Altri ritrovamenti - In precedenza, ha raccontato l’ufficiale, era già capitato di recuperare altri esemplari all’interno di zone urbane o nei pressi delle autostrade. Ma come ha fatto l’ungulato a ritrovarsi in un posteggio sotterraneo? Difficile stabilirlo con esattezza. Probabilmente l’animale si è avvicinato all’aeroporto fuggendo da qualcosa che lo ha spaventato nei boschi, hanno spiegato le guardie cantonali, precisando che una volta «raggiunto uno spazio chiuso, i caprioli possono avere difficoltà nel ritrovare la via d’uscita».

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