Il mister bianconero, al termine dell’allenamento di giornata, è intervenuto anche in merito al recupero di Culina: «Ci vorrà tempo: l’obiettivo è averlo a disposizione per il ritorno»
LUGANO - Mattinata intensa quella andata agli archivi quest’oggi sui campi esterni di Cornaredo: se da una parte Vlado Petkovic ha sottoposto la Svizzera a una seduta d’allenamento (a porte chiuse), dall’altra il Lugano ha svolto il consueto allenamento giornaliero.
Privo dei nazionali e degli infortunati, Manzo ha concentrato la sua attenzione su allenamenti prettamenti tattici, che si sono conclusi con una partitella a ranghi ridotti che hanno dato comunque indicazioni importanti su come i bianconeri proveranno a rialzare la testa a Lucerna, nonostante le varie assenze.
Con Ponce ancora ai box, con Sabbatini infortunato e con Piccinocchi che domenica ha subìto una ricaduta, le chiavi del centrocampo sono state messe nelle mani di Crnigoj. «È un giocatore che può tranquillamente ricoprire quel ruolo e in base a chi avrò a disposizione settimana prossima prenderò le mie decisioni. Certamente Domen potrebbe sostituire i due infortunati», ha spiegato Manzo.
L’allenatore del Lugano, visibilmente dispiaciuto per quanto accaduto domenica e per le quattro giornate di squalifica subite, ha preferito glissare tale argomento, cercando però di fare un punto della situazione relativa all’infermeria. «In questo momento è complicato fare un punto: sia Sabba, sia Mario sia Ponce dovranno sottoporsi a dei controlli nei prossimi giorni. Culina (tornato ad allenarsi martedì ma assente oggi, ndr)? Il suo recupero sarà ancora lungo; il suo sarà più che altro un lavoro fisico, chiaramente vorrei averlo a disposizione al più presto ma sarei contento già se prima della fine dell’andata riuscisse a fare qualche partitella. Per rivederlo davvero a pieno regime dovremo aspettare il 2017, con l’obiettivo di poterlo schierare in campo nel girone di ritorno», ha concluso.