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STATI UNITI40 anni dalla morte di Groucho Marx

19.08.17 - 08:00
Morì tre giorni dopo Elvis (che lo oscurò), ma entrambi, nei rispettivi campi, erano Re
40 anni dalla morte di Groucho Marx
Morì tre giorni dopo Elvis (che lo oscurò), ma entrambi, nei rispettivi campi, erano Re

LOS ANGELES - 40 anni fa se ne andava Groucho Marx, uno dei comici più dotati e divertenti della storia del cinema. Immediatamente riconoscibile per i baffoni neri dipinti sul viso, Julius Henry Marx (questo il suo vero nome) faceva parte di una famiglia di talenti, e con i fratelli realizzò uno dei gruppi comici più sfrenati di sempre: i Marx Brothers. Ovvero Chico, il "guappo" che interpretava quasi sempre la maschera dell'italoamericano (i critici lo accusavano di essere pigro, lui che da giovane suonava il piano insieme a George Gershwin); Harpo, il silenzioso (forse l'ultimo grande attore muto di Hollywood) e l'irriverente Groucho, fustigatore del potere e delle convenzioni, maestro della battuta tagliente.

La sua comicità surreale e basata essenzialmente sulla parola (ma con quel volto inimitabile che ne ampliava l'effetto) ha influenzato un altro grande della risata come Woody Allen, che ha sempre dichiarato di esserne l'erede. Groucho, dopo che lo spirito dei Marx si era progressivamente asciugato, passò alla tv e anche lì fu un successo.

Il suo decesso, avvenuto il 19 agosto 1977, passò in secondo piano (anzi, fu quasi oscurato) dalla morte di Elvis Presley. Due giganti, nei rispettivi settori: uno fu il Re del Rock 'n' Roll, l'altro è stato indubbiamente un Re della risata.

 

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