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CANTONEL'incontenibile energia di Opé apre JazzAscona

22.06.17 - 06:01
Al via oggi la 33esima edizione di JazzAscona. Tra i grandi protagonisti che inaugureranno la rassegna il giovane soulman Opé Smith
L'incontenibile energia di Opé apre JazzAscona
Al via oggi la 33esima edizione di JazzAscona. Tra i grandi protagonisti che inaugureranno la rassegna il giovane soulman Opé Smith

ASCONA – Alle 21.30 in punto rivedremo Opé salire sul palco, con tutta l’energia e l’attitudine dei grandi maestri - dei soulmen old school, per intenderci -, pronto a restituire al pubblico tutto ciò che ha assorbito nel corso degli anni, ascolto dopo ascolto, cucendosi addosso quelle sonorità, quanto una seconda pelle.

Di base a Parigi, Opé Smith - dopo avere militato nel gruppo di Ben l’Oncle Soul, tenendo oltre trecentocinquanta concerti in due anni - nel 2013 dà alle stampe la sua prima produzione discografica: un ep, omonimo (Musicast), di sei tracce, tutte “confezionate” alla perfezione. Nel contempo, colleziona collaborazioni con realtà come Monophonics, Beat Assailant, C2C e di nuovo con Ben, che, nel dicembre 2015, lo porta con sé a esibirsi sul palco dell’Apollo Theatre di Harlem, New York: «Non avevo mai provato una simile emozione – ci aveva confessato poche settimane dopo quello show – Quelle mura “hanno visto e ascoltato” tutti i miei punti di riferimento... Ti parlo di personaggi come Sam Cooke, Otis Redding, Marvin Gaye…».

Nel pomeriggio di martedì abbiamo raggiunto Opé Smith al telefono…

Opé, sei già da queste parti?

«No, sono ancora a Parigi, più precisamente in studio, alle prese con le ultime prove per i concerti che terrò ad Ascona (oggi, domani e sabato, ndr)».

Cosa vuoi anticipare al pubblico?

«Gli show saranno caratterizzati da un alto tasso di freschezza e di gioia, e la gente, sono sicuro, canterà con me all’unisono, danzando davanti al palco… Come è accaduto l’anno scorso, del resto…».

Ricordo che l’anno scorso eri al lavoro sul tuo primo album… A che punto sei?

«Nel 2016 sono diventato papà per la prima volta e negli ultimi mesi ho voluto dedicare quasi tutto il mio tempo a mio figlio… Sto comunque registrando le canzoni, una decina in tutto…».

Quando prevedi la pubblicazione?

«Durante l’inverno…».
 
Come puoi descrivere i brani che raccoglierai all’interno del disco?

«Rispetto all’ep, che si rifà prevalentemente alle sonorità soul anni Sessanta, nell’album risuoneranno anche riverberi folk oriented, ma non nel senso stretto del termine…».

A livello compositivo hai lavorato da solo?

«No, i brani sono stati messi a punto con Irène Koper, la mia manager, e Rachel Claudio…».

Immagino che almeno un brano sia dedicato a tuo figlio…

«Certo… Si intitola “Éternité”… Una canzone, questa, che dedicherò anche al suo fratellino o alla sua sorellina: arriverà in agosto!».

Ricordo una tua versione di “Hey Jude” (Beatles, ndr): la troveremo nel disco?

«Ottenere i diritti per la pubblicazione è un po' complicato... Per il momento non posso ancora darti una risposta... Vedremo, comunque, cosa accadrà...».

 

 

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