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Torna "Abba Dream", per rivivere un sogno

CANTONETorna "Abba Dream", per rivivere un sogno

23.09.16 - 06:00
A grande richiesta, il 21 ottobre tornerà al Palacongressi di Lugano “Abba Dream”, uno straordinario tributo alla celebre band svedese
FOTO ALESSANDRO CASALINI
Torna "Abba Dream", per rivivere un sogno
A grande richiesta, il 21 ottobre tornerà al Palacongressi di Lugano “Abba Dream”, uno straordinario tributo alla celebre band svedese

LUGANO - Canzoni, scenografie e coreografie curate in ogni minimo dettaglio. Successi indimenticabili degli anni Settanta come “Waterloo”, “Dancing Queen” e “Mamma Mia”. Lo show a cui avremo modo di assistere tra poche settimane ci farà immergere in quelle atmosfere irripetibili, per tornare a sognare (e a ballare) su quelle hit che oramai fanno parte della storia della musica pop.

Ne abbiamo parlato con Simone Giusti, colui alla guida della tribute band (di base a Viareggio) che (ri)porterà alle nostre latitudini – in dimensione live – quelle canzoni proiettate in vetta alle classifiche da Björn, Benny, Agnetha e Anni-Frid.

Simone, quando sei entrato in contatto per la prima volta con le canzoni degli Abba?

«Da ragazzino, all'inizio degli anni Ottanta, quando vidi un loro show in tv».

Quando è nato il progetto?

«Nel 2010, un paio di anni dopo l'uscita del film "Mammia Mia!" (Usa, 2008) con Meryl Streep».

Tu vesti i panni di Björn (chitarra). Chi sono gli altri?

«Benny è Antonio Gori (tastiere), mentre Agnetha e Anni-Frid sono, rispettivamente, Susanna Pellegrini (voce) è Daniela Bulleri (voce). Sul palco, a noi quattro si aggregheranno, ovviamente, un bassista e un batterista».

Qual è la tua personalissima Top 5 degli Abba?

«“Dancing Queen”, “SOS”, “Slipping Through My Fingers”, “Summernight City” e “Thank You For The Music”».

Hai una collezione di dischi, di cimeli vari?

«Sì, i vinili originali».

Hai mai avuto modo di incontrare personalmente uno dei componenti del gruppo?

«No, purtroppo, no. Non è così semplice...».

Oltre agli Abba, quali i tuoi ascolti?

«Diciamo che sono legato agli anni Settanta e Ottanta, con gruppi come i Pink Floyd, i Queen e i Rolling Stones».

Al di là del progetto Abba Dream... Siete ottimi musicisti e cantanti, non avete mai pensato di scrivere e pubblicare brani vostri?

«Lo abbiamo fatto da ragazzini, ma ora, alla nostra età - io ho 45 anni -, è inutile inseguire sogni di gloria… (ride)».

Cosa vuoi anticipare a coloro che assisteranno al vostro show?

«Il nostro è uno spettacolo da vivere: coinvolgeremo il pubblico cantando e ballando tutti insieme. D’altra parte con le canzoni degli Abba è impossibile non farlo!».

Prevendita: biglietteria.ch 

 

 

 

 

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