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CANTONEKolumbia, pronti ad ammaliare Piazza del Sole

29.07.16 - 06:00
La giovane band luganese aprirà Castle On Air Off, la nuova rassegna musicale - con ingresso gratuito - in programma il 3 e il 4 agosto in Piazza del Sole a Bellinzona
Kolumbia, pronti ad ammaliare Piazza del Sole
La giovane band luganese aprirà Castle On Air Off, la nuova rassegna musicale - con ingresso gratuito - in programma il 3 e il 4 agosto in Piazza del Sole a Bellinzona

BELLINZONA - Come ci avevano anticipato poche settimane fa, i Kolumbia mercoledì 3 agosto, alle 19.30, saliranno sul palco di Castle On Air Off con un compito ben preciso, quello dare il via al festival che, oltretutto, è alla sua prima edizione. Sul palco mercoledì vedremo anche i comaschi Tirlindana e l’ex Timoria Omar Pedrini, mentre giovedì 4 sarà il turno di Aleon & Jude Rigby, dei Make Plain e di Francesco Gabbani.

Proprio in questo periodo i Kolumbia - in cui militano Nicolò Martire (voce, chitarra), Patrick Giraudeau (chitarra solista), Marco Saltamacchia (basso, voce) e Dario Gasparini (batteria) – stanno portando a termine le ultime rifiniture del primo ep, autoprodotto con il supporto di Filippo Giomo, la cui uscita annunciata inizialmente per questi giorni - «a causa di una serie di contrattempi», spiegano - è slittata al mese di settembre. Un ep di cinque tracce che troveremo negli store digitali ma anche, per i fan più accaniti - e sono tanti -, in edizione cd.

«La setlist di Castle On Air Off raccoglierà le cinque canzoni dell’ep - “Switch” (il primo singolo pubblicato poche settimane fa con tanto di videoclip, ndr), “Supernight”, “Sad Woman”, “I'm On My Way” e “Running In the Dreams” - così come “I’m Here Right Now” e “I Am”, due brani nuovissimi che per la prima volta presenteremo in dimensione live», anticipa Nicolò.

«La scaletta, in ogni caso, è sempre studiata a tavolino, in modo da mantenere il concerto su ritmi alti, intervallando i brani più energici a quelli più melodici – prosegue il vocalist - In passato, oltretutto, ci è stato detto da alcuni addetti ai lavori che è composta da tutti potenziali singoli e a noi, di conseguenza, piace pensare che siamo riusciti a rappresentare ogni genere e ogni influenza percepita, esprimendo pop, funk, rock classico e soul a modo nostro…».

Nel corso dei loro show infuocati, i Kolumbia, talvolta, si prodigano anche in alcune cover: «Seppur concentrandoci sulle nostre canzoni, in questo periodo, ogni tanto, “alimentiamo” la setlist con “I Still Haven't Found What I'm Looking For” degli U2, e, soprattutto, “Red Morning Light” dei Kings Of Leon…», aggiunge Nicolò prima di concludere. «Quest'ultima, in particolare, è quella a cui siamo più legati. Non solo perché è uno dei brani che ha dato il via alla carriera di una delle nostre band preferite, ma anche per ciò che riesce a trasmettere, motivo per cui, spesso, dico che l'avrei voluta scrivere io. "Red Morning Light" è un contrasto tra l'energia del ritmo e dell’arrangiamento e il significato più profondo del testo, che affronta la storia di una prostituta. Diciamo che è un paradosso. Certo, non descriverà la sua vita come ha fatto De Andrè in "Bocca di Rosa", ma è pur sempre la storia di una vita vissuta, in cui gli uomini prendono, ricevono e pagano per avere un'esperienza sessuale senza amore…».

 


 

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