Per chi non ama stare con i parenti c'è il modo per passare comunque qualche ora senza troppe difficoltà
LUGANO - Natale sta arrivando. C’è chi non sta più nella pelle, ma pure chi comincia a grattarsi per l’allergia alle feste in famiglia. Salvo casi eccezionali, passare qualche ora con i parenti può essere un momento prezioso, da ricordare.
È quindi importante prepararsi per saper affrontare le tipiche fastidiose domande da "parentado": hai superato i trenta, quando ti sposi? Per chi hai votato? Quando terminerai l’università? Non è arrivato il momento di fare un bambino?
Ecco tre semplici trucchi per sopravvivere con il sorriso:
1. La giravolta - Aggirare l’ostacolo rimandandolo al mittente. Ponendo la stessa domanda al parente pedante o ficcanaso questo si crogiolerà con i suoi racconti e tu passerai in secondo piano.
2. L’illusione - Per spiegare il proprio punto di vista a chi ha un parere contrario senza creare tensione si può iniziare dandogli ragione, per poi continuare con la propria considerazione.
3. Il protagonista - Se pensate che le prime soluzioni non siano efficaci giocate d’anticipo. Fate voi qualche battuta sui temi più delicati, gli altri saranno molto meno incalzanti.