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REGNO UNITOCinque milioni in fumo per la "morte del punk"

27.11.16 - 16:45
Joe Corré ha bruciato una preziosa collezione di oggetti dei Sex Pistols su una barca sul Tamigi
Cinque milioni in fumo per la "morte del punk"
Joe Corré ha bruciato una preziosa collezione di oggetti dei Sex Pistols su una barca sul Tamigi

LONDRA - Gesto clamoroso di Joe Corré, figlio della celebre stilista Vivienne Westwood e del manager dei Sex Pistols Malcolm McLaren, ha bruciato una collezione di oggetti e memorabilia della band per protestare per la "morte del punk".

Con il suo atto Corré ha letteralmente mandato in fumo 5 milioni di sterline (tanto valevano i preziosi gadget). Nella stessa occasione l'uomo d'affari 48enne ha bruciato dei fantocci con le sembianze di vari politici - David Cameron, Theresa May e Boris Johnson - mentre fuochi artificiali esplodevano verso il cielo. Tra gli spettatori che si erano radunati vicino all'Albert Bridge sul Tamigi c'era anche la Westwood.

Corré ha lanciato un messaggio in stile punk: «Non si è mai pensato che fosse nostalgico - e non puoi imparare ad esserlo in un museo di Londra». Quest'anno ricorrono i 40 anni da un singolo che ha fatto epoca come "Anarchy in the UK" dei Sex Pistols, e il timore di veder trasformato uno stile di vita (prima ancora che artistico e musicale) in un pezzo da museo ha portato Corré a questa dimostrazione plateale. In realtà la sua protesta era più articolata, arrivando a coinvolgere anche i poteri economici (vedi cartello sventolato contro Morgan Stanley e Goldman Sachs, ad esempio) che hanno portato il Regno Unito alla situazione attuale. Un messaggio lanciato da Corré? «Extinction! Your future». Ovvero "l'estinzione, il tuo futuro".

Per la cronaca i pompieri londinesi hanno vigilato sull'evento, domando le fiamme e verificando che nessuno si facesse male.

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