Cerca e trova immobili

SPAGNACatalogna, feriti saliti a 761. Previsti «milioni di voti»

01.10.17 - 08:23
Secondo le prime proiezioni i sì sarebbero l'87% dei voti
Keystone
Secondo le prime proiezioni i sì sarebbero l'87% dei voti

BARCELLONA - Gli occhi sono puntati sulla Spagna. È la giornata del referendum per l’indipendenza della Catalogna. Centinaia di persone sono state in code ai seggi dalle cinque del mattino in attesa dell’arrivo delle commissioni elettorali e che delle urne, distribuite dal Governo catalano. Le operazioni di voto sono iniziate alle 9. La Guardia Civil ha lasciato il porto di Barcellona per distribuirsi sul territorio. Per le strade la situazione è tranquilla ma in alcuni seggi la polizia è entrata in azione per impedire alle persone di votare.

01:27
01:25
23:29

Diritto a uno Stato indipendente - Secondo le prime proiezioni, i sì sarebbero l'87% dei voti. «I cittadini catalani si sono guadagnati il diritto a uno Stato indipendente» ha dichiarato Puigdemont.

22:12

Sciopero - Ci sarà uno sciopero generale in Catalogna martedì per denunciare la repressione dello stato spagnolo. Lo ha annunciato in Plaza Catalunya Jordi Cuixart, presidente di Omnium, con l'Anc una delle due grandi organizzazioni della società civile indipendentista.

21:28

Abbiamo votato! - «Abbiamo votato! Abbiamo votato!» è lo slogan che si è alzato stasera da migliaia di persone, la maggior parte giovani, in plaza Catalunya a Barcellona.

 

La folla è riunita per seguire sul maxischermo le prime dichiarazioni dei leader politici in tv e dalla piazza indipendentista si levano fischi, insulti e urla per tutti quelli considerati avversari.

21:01

«La maggioranza dei catalani non ha votato» - Il referendum in Catalogna «è stato un ricatto di pochi»: così il premier spagnolo Mariano Rajoy. «La maggioranza del popolo catalano non ha partecipato alla sceneggiata degli indipendentisti», ha aggiunto.

 

«Queste persone hanno dato prova di senso civico e grande rispetto per i principi che sono alla base della nostra convivenza: oggi abbiamo constatato la forza della democrazia spagnola», ha aggiunto.

20:42

Rajoy ringrazia le forze dell'ordine - «Ringrazio le forze di sicurezza dello Stato che hanno tenuto fede agli obblighi e rispettato il mandato della Giustizia davanti ad un attacco così grave alla nostra legalità». Così il premier spagnolo Mariano Rajoy in diretta tv dopo il voto in Catalogna.

20:38

Nessun referendum - «Oggi non c'è stato alcun referendum, è chiaro a tutti»: così il premier spagnolo Mariano Rajoy in diretta tv. «Il nostro stato di diritto mantiene la sua forza e resta in vigore, reagisce di fronte a chi vuole sovvertirlo», ha aggiunto.
 

20:36

761 feriti - Sale ad almeno 761 il numero di feriti dopo le cariche della polizia in Catalogna. Lo riferisce il governo locale citando i servizi di emergenza, scrivono El Pais e La Vanguardia.

20:16

Un partito di violenti e corrotti - «Non è la Spagna che attacca la Catalogna, è un partito di violenti e corrotti» ha detto questa sera il leader di Podemos Pablo Iglesias, puntando il dito contro il governo Pp del premier Mariano Rajoy.

 

Le immagini delle violenze di oggi, ha «fanno orrore a molti spagnoli che non vogliono che la Catalogna se ne vada». Iglesias ha chiesto al Psoe di smettere di appoggiare Rajoy sulla crisi catalana.

20:02
Keystone
19:30

 Previsti «milioni di voti» - Il portavoce del governo catalano Jordi Turull ha detto di prevedere che alla fine della giornata ci saranno «milioni» di voti al referendum di indipendenza di oggi, nonostante gli attacchi della polizia spagnola contro i seggi.

Turull ha detto che il governo spagnolo è riuscito a chiudere 319 dei 2600 collegi elettorali. Ma gli elettori potevano votare in un altro seggio. Non è chiaro quando saranno disponibili i risultati del voto.

19:26

Cori anti Madrid intorno al Camp Nou - Atmosfera surreale e cori contro Madrid intorno al Camp Nou di Barcellona, dove si è conclusa poco fa Barça-Las Palmas, giocata a porte chiuse nonostante il club catalano avesse chiesto di annullarla per le violenze legate al referendum.

La squadra di Leo Messi ha vinto 3-0 e nei bar nei pressi dello stadio gruppi di tifosi blaugrana hanno intonato slogan indipendentisti o contro la capitale, nonostante l'avversario calcistico oggi fosse delle Canarie.

Il Las Palmas ha peraltro sfoggiato maglie con un richiamo all'unita' della Spagna. Il Barca, da sempre un simbolo mondiale della Catalogna, si è schierato apertamente come club a favore del referendum e della indipendenza.

18:42

Estremisti di destra aggrediscono manifestante - Un giovane che portava una bandiera indipendentista a Plaça Catalunya a Barcellona è stato aggredito da un gruppo di estremisti di destra. Lo riferisce l'agenzia Efe.

18:21

I leader politici europei condannano le azioni di polizia contro il referendum - I primi ministri belga, sloveno e scozzese, così come i leader del Parlamento europeo, chiedono che «la gente possa votare in pace», mentre il movimento indipendentista irlandese Sinn Féin sollecita un «sostegno internazionale».

 

18:12

Rafforzata la sicurezza presso la sede della polizia a Barcellona - Appare rafforzato il dispositivo di sicurezza intorno alla Jefatura de Policia di Barcellona - una sorta di questura -, nel timore di proteste o atti violenti contro la Polizia nazionale, assieme alla Guardia Civil protagonista dei blitz per chiudere i seggi del referendum in tutta la Catalogna.

Intorno al palazzo di via Laietana, nel centro della città, sono schierati dei furgoni blindati e decine di agenti in tenuta antisommossa, ma con il casco alla cintola. Transenne metalliche sono state poste di fronte all'ingresso della Jefatura.

Ieri le manifestazioni a favore dell'unità della Spagna sono passate e hanno sostato a lungo davanti all'edificio, dove i manifestanti hanno acclamato a più riprese la polizia nazionale.

18:04

Alta tensione fra i Mossos e la polizia spagnola - Si moltiplicano con il passare delle ore gli episodi che vedono contrapposti in alterchi o in veri confronti fisici da una parte i Mossos d'Esquadra - la polizia catalana - e dall'altra la Guardia Civil o la Policia Nacional.

I Mossos, che avrebbero dovuto sigillare i seggi su ordine della magistratura, si sono limitati a redigere dei verbali, secondo numerose testimonianze; quando sono intervenute con decisione le altre forze dell'ordine - rafforzate a Barcellona da migliaia di effettivi arrivati da tutta la Spagna -, in alcuni casi i Mossos hanno cercato di frapporsi per evitare una mano troppo dura sui votanti ai seggi. Ne sono nate discussioni animate, come ha constatato l'Ansa, o principi di tafferugli visibili in vari video in rete con i Mossos, sempre in minoranza e armati alla leggera, spintonati via da poliziotti e guardie civili in assetto antisommossa.

In una foto molto ritwittata si vede un Mosso piangere sulla spalla di un giovane, mentre secondo l'autore dello scatto alle sue spalle la polizia nazionale carica i votanti.

18:03
17:48

BRUXELLES - «Metabolizzare. Uno stato Ue sta usando la polizia armata per impedire con la forza ai cittadini di votare! Il silenzio non è una risposta accettabile». Così l'europarlamentare irlandese dello Sinn Fein-gruppo Sinistra unitaria Matt Carthy su Twitter.

17:44

TARRAGONA - Nella carica della polizia antisommossa spagnola contro un seggio a Tarragona è stato ferito Sergi Albarran, presidente del partito della sinistra repubblicana Erc.

 

Erc è il primo partito catalano, il cui leader è il vicepresidente Oriol Junqueras.

17:41

Spray al pepe contro gli elettori: è accaduto pochi minuti fa ad Aiguaviva.

17:39
17:35

«Sono venuti a ferire la gente della nostra città», così il sindaco di Fonollosa riferendosi alla Guardia Civil.

17:32
17:26
17:19
17:17

I Mossos respingono le accuse - I Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, respinge l'accusa di aver lasciato fare i manifestanti pro referendum, costringendo così la polizia nazionale e la Guardia Civil a entrare in azione.

17:16
17:14

Carica e lacrimogeni - La polizia spagnola ha caricato una folla di civili usando anche i lacrimogeni in un comune vicino a Girona, Aguiviva, riferisce T3.

 

In immagini diffuse dall'emittente la Guardia Civil in tenuta antisommossa attacca a manganellate decine di persone fra cui persone anziane pacificamente sedute per terra in difesa del seggio. Secondo un testimone, Albert Contrada, gli agenti spagnoli hanno sequestrato un'urna.

17:13

Compiuti alcuni fermi - La polizia ha compiuto alcuni fermi nel corso dei tafferugli all'esterno e all'interno dei seggi. In manette sarebbero finite tre persone, tra le quali un minorenne. I fermi sono stati confermati dal ministero dell'Interno.

17:12
17:03
17:02
17:01

460 feriti - Sale ancora il numero dei feriti e dei contusi comunicato dal governo catalano e confermato dal sindaco di Barcellona Ada Colau: ora la cifra è stata aggiornata a 460.

16:58

Indignazione altoatesina - «Una vergogna per la Spagna e per l'Europa» le violenze che si vedono nelle immagini del voto referendario in Catalogna. Ad affermarlo, da Barcellona, è Stefan Zelger, del Sudtiroler Freiheit, partito della destra separatista dell'Alto Adige, che si è recato nella capitale catalana proprio per seguire il voto e per inviare testimonianze anche con immagini.

 

«Il desiderio dei libertà dei catalani - afferma - sarà più grande. Nessun Paese può negare per sempre il diritto all'autodeterminazione, se la gente lo vuole».

16:55
Keystone
16:54

Pompieri caricati dalla polizia - Agenti antisommossa spagnoli hanno caricato con i manganelli un gruppo di vigili del fuoco catalani, in divisa e con il casco, che stavano presidiando un seggio in cui si votava per il referendum catalano. È quello che si vede in un breve video diffuso da vari media, fra cui l'Independent, che dice che è stato girato a Barcellona.

 

Nelle immagini si vedono gli agenti che allontanano i pompieri colpendoli con i manganelli sulle gambe e con calci.

16:41

Urne camuffate per beffare Madrid - Avevano promesso che il referendum si sarebbe celebrato, nonostante il veto del governo spagnolo e le disposizioni della procura di chiudere i seggi e sequestrare il materiale elettorale. Gli indipendentisti catalani non si sono lasciati scoraggiare, adottando diverse misure, molte anche artigianali, per aggirare i controlli e potersi esprimere sull'indipendenza della Catalogna.

Messaggi in codice, schede telefoniche prepagate, urne camuffate e auto anonime sono stati alcuni dei mezzi usati, secondo La Vanguardia. Se uno non funzionava, spiega il quotidiano, si passava al successivo. «Ho il tupperware, dove andiamo?», era uno dei messaggi a chi aveva la responsabilità di custodire nel proprio municipio le urne elettorali fino alla mattina di oggi. Poi la consegna, che avveniva sempre in luoghi chiusi e tramite gli attivisti.

Anche le schede elettorali venivano annunciate con un messaggio: «Sono il viaggiatore di carta», erano le parole d'ordine per ricevere plichi mimetizzati in buste di plastica.

Urne e schede hanno poi viaggiato "clandestinamente" su auto private, del tutto anonime, fino alla notte scorsa. Sui social sono apparsi molti video che mostravano, stamani, l'arrivo del materiale nei seggi presidiati dagli indipendentisti: le urne chiuse in sacchi neri della spazzatura, portate da auto che arrivavano a tutta velocità, e passate di mano in mano da una catena umana fin dentro i seggi, tra l'esultanza dei presenti che gridavano «Voteremo!».

 

«Se il materiale elettorale è arrivato al tuo seggio, non diffondere la notizia. Non forniamo indizi», consigliava stamattina un tweet dell'account degli organizzatori per sviare l'attenzione della polizia spagnola.

16:36

«Via subito Rajoy» - Il vicesegretario di Podemos, Rafael Mayoral, ha detto che gli incidenti in Catalogna dimostrano che il premier Mariano Rajoy «è incompatibile con la democrazia» e ha proposto ai socialisti di «fare un passo avanti e mandarlo via subito».

 

Podemos prepara una mozione di censura al governo minoritario del premier, e chiede l'appoggio di socialisti e nazionalisti. Il leader del Psoe Pedro Sanchez finora ha appoggiato la linea dura di Rajoy in Catalogna.

16:28
Keystone
16:28

«Lo Stato Spagnolo perde il suo sangue freddo» - «Lo Stato Spagnolo perde il suo sangue freddo. La nazione non può essere una camicia di forza». Così il leader francese della gauche radicale, Jean-Luc Melénchon, commenta la situazione in Catalogna su Twitter.

16:14

Chiusi solamente 221 seggi - Sono 221 i seggi chiusi dai Mossos d'Esquadra da questa mattina. Lo dichiara la stessa polizia catalana. Complessivamente i luoghi destinati al voto sono ben oltre 5mila.

16:04
15:53

Molti al voto dopo le violenze - Lunghe file di votanti si vedono ai seggi di Barcellona nei quali non sono ancora arrivate la Guardia Civil e la Polizia nazionale per fermare il referendum sull'indipendenza della Catalogna, dichiarato illegale dal governo di Madrid e dal Tribunale costituzionale.

Nonostante le notizie e i molti video che circolano sulla mano dura delle forze dell'ordine in molti seggi della capitale della regione autonoma, la gente attende ore per poter votare, nella stragrande maggioranza per il 'Sì', secondo quanto dicono.

 

Al "Centre de dia de gent gran", un centro anziani nel quartiere centrale di Sant Antoni, abitato da classe media agiata, Nuria, 37 anni, ha appena votato dopo sei ore in piedi e dopo essersi svegliata alle 5.30, racconta. «Abbiamo aspettato 300 anni, che vuoi che sia qualche ora in più?», scherza il padre. Applausi in particolare agli anziani e ai disabili che hanno una corsia preferenziale per votare. Diversi cittadini dicono di essersi decisi a partecipare dopo aver visto le immagini della «repressione di Madrid», dice Miguel, 26 anni, che non è catalano d'origine. «La Spagna ci ha perso per sempre dopo oggi, comunque vada - assicura una donna, che non vuol dire il suo nome -. Ci volessero anni, alla fine saremo liberi».

15:45
Keystone
15:44

Infarto durante lo sgombero - Un 70enne sarebbe stato colpito da infarto durante le operazioni di sgombero di un seggio a Lleida. Non sono note le sue condizioni di salute. Secondo La Vanguardia l'uomo ha tra i 50 e i 60 anni, sarebbe stato caricato dagli agenti e sarebbe «molto grave».

15:28
15:21

Michel condanna le violenze - Anche il premier belga Charles Michel ha condannato le violenze compiute dalle forze dell'ordine spagnole, ricevendo il plauso del presidente catalano Puidgemont.

15:20
15:11

Ha votato un elettore su due - Secondo la Generalitat catalana il 50% degli aventi diritto ha votato.

14:52

Solidarietà da Corbyn - Il leader laburista britannico Jeremy Corbyn ha condannato le violenze della polizia contro i manifestanti in Catalogna. «Il governo spagnolo deve farle cessare immediatamente».

14:51
14:46
Keystone
14:45
14:41
14:40

Barcellona contro polizia e Guardia Civil - Le autorità catalane denunciano nuovamente l'intervento della polizia nazionale e della Guardia Civil per «impedire e alterare» i risultati della consultazione.

14:33
Keystone
14:32

«I feriti sono più di 300» - Secondo il governo catalano le persone rimaste ferite in scontri e tafferugli sono 337.

14:30
Keystone
14:27

Si vota nel 96% delle scuole - Si vota nel 96% delle scuole, «la situazione si è stabilizzata» ha dichiarato il portavoce del governo catalano Jordi Turull.

14:22
14:20

Scontro frontale Madrid-Barcellona - Il governo spagnolo attacca duramente le autorità catalane e si difende: «Abbiamo agito con proporzionalità. Non c'è stato un referendum, non c'è nessun senso» in questi «atteggiamenti irresponsabili». Il colpevole di ciò che sta accadendo oggi, secondo la vicepremier Sàenz de Santamaria, è «il signor Puidgemont».

14:18
Keystone
14:16
14:14
Keystone
14:13

Ferito in sala operatoria - Viene sottoposto a un intervento chirurgico il manifestate colpito a un occhio da un proiettile di gomma esploso da un agente della Guardia Civil.

14:05

«Poliziotti presi a sassate» - Il ministero dell'Interno denuncia: agenti sono stati presi a sassate dai manifestanti pro-indipendenza. Secondo le autorità di Madrid gli agenti feriti sono complessivamente 11: nove sono agenti della Policia Nacional e due della Guardia Civil.

14:04
13:45

Aggredito giornalista - Un giornalista di El Periodico sarebbe stato aggredito da un agente. Lo denuncia il vicepresidente del governo catalano, Oriol Junqueras.

13:45
13:30
Keystone
13:29

Dieci agenti feriti - Sono dieci gli agenti rimasti feriti durante i tafferugli in corso in Catalogna. 

13:24

Posizione dei Mossos da valutare - La magistratura spagnola ha annunciato che, alla fine della giornata, verrà valutata la posizione dei Mossos d'Esquadra.

13:11
13:03
Keystone
12:58

Rowling contro la polizia - La scrittrice britannica J.K. Rowling, l'autrice di "Harry Potter", ha contestato le manifestazioni di forza a cui è ricorsa la Guardia Civil per sgomberare i seggi. «È ripugnante e ingiustificabile».

12:57
12:49
12:42
Keystone
12:42

Manifestazione contro l'indipendenza catalana - A Madrid è in corso una manifestazione contro l'indipendenza catalana. I partecipanti, sventolando bandiere spagnole e brandendo copie della Costituzione, hanno ribadito la loro posizione: la Spagna è una e indivisibile.

12:39
12:26
12:18
12:18

«I feriti sporgano denuncia» - Il governo catalano invita tutte le persone rimaste ferite a, una volta dimesse dall'ospedale, recarsi nelle caserme dei Mossos d'Esquadra e sporgere denuncia.

12:11

Almeno 43 feriti - È salito a 43 il numero delle persone ferite. Le cariche della polizia spagnola, che ha usato anche proiettili di gomma, contro la folla in attesa davanti ai seggi per il referendum in Catalogna hanno fatto tre feriti gravi. Lo riferisce il ministero della sanità catalano.

11:45

Create barricate - I manifestanti pro indipendenza hanno creato vere e proprie barricate per impedire alla polizia di accedere ai seggi.

11:44
Keystone
11:43
Keystone
11:42

«Lo Stato ha perso» - «Oggi lo stato spagnolo ha perso molto più di quando già aveva perso. Oggi in Catalogna abbiamo vinto molto più di quello che avevano già vinto», ha detto il leader catalano, accolto da una folla di cittadini e giornalisti.

11:40

38 persone in ospedale - Le autorità sanitarie catalane hanno prestato assistenza a 38 persone fino a questo momento.

11:40
11:37
11:37

Anche Xavi a favore del voto - «Quello che sta succedendo in Catalogna è una vergogna» ha dichiarato Xavi Hernandez, che è solo l'ultima leggenda del Barcellona che si schiera a favore del referendum.

11:35
11:34

Puidgemont tuona contro Madrid - «È vergognosa l'immagine che lo Stato spagnolo sta dando di sé» ha tuonato Carles Puidgemont, condannando la gestione da parte di Madrid di questa giornata di voto.

11:33
11:33
11:29
11:28
11:24
Keystone
11:23

«Violenza indiscriminata» - Il presidente catalano Carles Puidgemont ha condannato la «violenza indiscriminata» messa in atto dal governo spagnolo contro persone che non chiedevano altro di votare pacificamente. Puidgemont ha parlato di «attacco irresponsabile».

11:21
Keystone
11:18

Salito il numero dei feriti - Il numero dei feriti, in seguito allo sparo di proiettili di gomme e di cariche da parte della polizia, sarebbe salito a 40.

11:17

Le ragioni del blocco di Internet - La Guardia Civil afferma di aver tolto la connessione Internet ai seggi dopo aver appurato che una persona può votare più volte in vari seggi. Il governo catalano parla invece di un tentativo di delegittimazione da parte di Madrid.

11:15
11:14
11:13
Keystone
11:10

Repressione «come nel franchismo» - Il portavoce del governo catalano Jordi Turull ha affermato che «dai tempi del franchismo» non si vedeva una repressione e una «violenza di Stato» come quella esercitata oggi dalle forze spagnole «contro la democrazia» in Catalogna.

11:08
11:07

Il 73% dei seggi è aperto - Nonostante le occupazioni e le irruzioni da parte della polizia, secondo il governo catalano il 73% dei seggi è in funzione e le operazioni di voto proseguono.

11:01
Keystone
11:00
Keystone
10:59
Keystone
10:58

«Sparati proiettili di gomma» - Secondo alcuni media la Guardia Civil avrebbe sparato proiettili di gomma contro i manifestanti. Un ricercatore di Princeton, Jordi Graupera, ha postato un video nel quale un membro della Guardia Civil spara verso la folla a Barcellona e una foto in cui si vede il proiettile di gomma, di color verde. Anche l'account Twitter di The Local Spain parla di polizia che usa proiettili di gomma.

10:57

Chieste le dimissioni del delegato di Madrid - Il governo catalano ha chiesto le immediate dimissioni del delegato del Governo spagnolo in Catalogna per «violazione dei diritti».

10:56
10:55

L'appello del portavoce - «Il governo chiede alla popolazione di andare a votare in maniera civile e pacifica» ha ribadito Jordi Turull, il portavoce del governo catalano.

10:52
10:49
Keystone
10:48

Calci e spintoni ai manifestanti - Alcune persone che manifestavano pacificamente fuori dai seggi di Barcellona sono state spintonate e prese a calci dalla Guardia Civil. Lo riferiscono i media locali, ripresi da quelli internazionali.

10:43

Anche Puyol per il voto - Sostegno al referendum indipendentista è arrivato anche da Carles Puyol, storico capitano del Barcellona e vera leggenda del calcio spagnolo. «Votare è democrazia», ha twittato.

10:42
10:35

Il ministero si giustifica - Il ministero dell'Interno spagnolo giustifica l'intervento della polizia nazionale e della Guardia Civil: non si tratta di repressione ma del sequestro «con proporzionalità», disposto dalle autorità di Madrid, del materiale di voto.

10:34
10:31

Almeno tre feriti - Si registrano anche i primi feriti, almeno tre, tra cui una signora anziana nel quartiere di Roquetes a Barcellona.

10:28
10:27
Keystone
10:27
10:23
Keystone
10:22
Keystone
10:22
10:17
10:16
10:14
10:14

I Mossos per la sicurezza - I Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, hanno twittato confermando di essere presenti sulle strade per garantire la sicurezza.

10:13

Ha votato anche il vicepresidente - Anche il vicepresidente Oriol Junqueras ha espresso il suo voto.

10:12
10:11
Keystone
10:08
10:08

Tranquillità e tensione - In alcuni seggi la situazione è perfettamente tranquilla: i votanti affluiscono con calma e non c'è il minimo segno di tensione. In altri, invece, la Guardia Civil presidia gli ingressi e i manifestanti sono entrati in contatto con gli agenti.

10:05
10:03
10:02

«Siamo stati costretti a fare quello che non volevamo fare» - Il delegato del governo (prefetto) di Madrid in Catalogna Enric Millo ha giustificato l'intervento della polizia spagnola nei seggi perché, ha affermato, quella catalana «ha anteposto criteri politici a quelli professionali». «Siamo stati costretti a fare quello che non volevamo fare» ha detto.

10:00

Puidgemont ha votato - Il presidente catalano Carles Puidgemont ha votato a Cornellà de Terri, dopo che la Guardia Civil ha occupato il seggio di Girona dove era prevista la sua presenza.

09:59
09:59
09:58
09:58
09:57
Keystone
09:56

Via Internet - Per impedire il voto elettronico la polizia è ricorsa al blackout di Internet presso alcune scuole, riferiscono i media locali.

09:55

Persone sdraiate per terra - Decine di persone si sono sdraiate per terra all'esterno dei seggi. Gli agenti di polizia le hanno portate via di peso.

09:53
Keystone
09:52
09:51
Keystone
09:51

Pompieri baschi in azione - Vari media catalani riferiscono dell'arrivo nelle città dei pompieri dei Paesi Baschi, che nei giorni scorsi avevano dichiaratamente sostenuto il referendum indipendentista.

09:49

Urne portate via - In alcuni casi i seggi sono stati privati delle urne dopo l'intervento della Guardia Civil. Una maniera drastica ma efficace per impedire il voto.

09:47

Polizie contro - Tocca alla polizia catalana sgomberare i seggi, almeno in linea teorica: i Mossos d'Esquadra non sono intervenuti attivamente, al contrario della Guardia Civil.

09:46
09:36
Keystone
09:33

Le operazioni non si fermano - Le operazioni di voto non s'interrompono nonostante i blitz della polizia in vari seggi, fanno sapere dalle amministrazioni locali catalane.

09:30
Keystone
09:28
09:21
09:19

La polizia usa le maniere forti - La polizia ha iniziato a usare le maniere forti per impedire alle persone di entrare nei seggi. I media spagnoli danno conto di cariche di alleggerimento da parte degli agenti e di svariate persone strattonate e spinte via. Gli uomini della Guardia Civil non hanno esitato a sfondare le porte della scuola di Girona dove avrebbe dovuto votare il presidente catalano Carles Puidgemont.

Gli agenti hanno fatto irruzione all'interno accolti dal grido «Voterem» degli elettori, che hanno poi iniziato a cantare "Els Segadors", l'inno nazionale catalano. Le urne e le schede sono state portate via dai volontari catalani.

09:17
09:15
Keystone
09:14

Tensione davanti ad alcuni seggi - Stando alle immagini che circolano su vari media spagnoli ed internazionali la polizia, in assetto antisommossa, sta impendendo l'accesso ad alcuni seggi di Barcellona. La tensione sta progressivamente salendo.

09:12
Keystone
09:10

Guardiola: «Io ho votato» - «Non si vota per l'indipendenza, ma per la democrazia». Così si è espresso Pep Guardiola, leggenda del Barcellona e attuale allenatore del Manchester City. «Il referendum è legale, io ho votato per posta».

08:56

Polizia in azione - La polizia nazionale spagnola ha iniziato ad intervenire in alcuni seggi elettorali in Catalogna, dopo che i Mossos d'Esquadra (la polizia catalana) non si sono attivati. Lo riferisce il quotidiano La Vanguardia, citando la propria giornalista Mayka Navarro.

Il portavoce del governo catalano, Jordi Turull, ha annunciato intanto un cambio nella logistica del voto per il referendum, per permettere di votare in qualunque seggio della propria zona, non solo in quello di riferimento, riferisce ancora La Vanguardia. Con questa misura la Generalitat intende consentire di votare anche a chi troverà il proprio seggio chiuso dalla polizia.

«Tutte le persone possono andare a votare in qualsiasi scuola, presentando un passaporto o una carta di identità», ha spiegato Turull in una conferenza stampa. «È stata implementata un'applicazione - ha poi aggiunto - per verificare che una persona voti una volta sola».

 

Secondo quanto riporta la stampa locale, attivisti indipendentisti hanno passato la notte a sorvegliare i seggi che dovrebbero aprire alle 9, anche se la Guardia Civil ha sbarrato gli ingressi. In alcune zone della città sono stati allestiti banchetti all'aperto per consentire il voto. Agenti del Mossos d'esquadra stanno pattugliando diverse zone della città.

08:22
Keystone
08:21

Osservatori internazionali sul posto - Un «gruppo d'esperti», ovvero osservatori internazionali, è attivo in Catalogna «per seguire la giornata e analizzerà sviluppi e incidenti».

08:19
08:18

«Il referendum ci sarà» - Il portavoce del governo catalano ha spiegato che «hanno confiscato le schede, hanno arrestato persone e bloccato i siti web, però garantiamo che il referendum ci sarà».

08:16

In coda sotto la piogga - Lunghe code, nonostante la pioggia caduta a dirotto, si sono registrate fuori dai seggi dove è previsto il voto per il referendum sull'indipendenza. Migliaia di persone hanno trascorso in strada tutta la notte.

08:13