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Catalogna, massima tensione: spari e feriti nella notte

SPAGNACatalogna, massima tensione: spari e feriti nella notte

30.09.17 - 08:32
In attesa del voto di domenica l'allerta è massima per i possibili scontri fra autorità e indipendentisti
Keystone
Catalogna, massima tensione: spari e feriti nella notte
In attesa del voto di domenica l'allerta è massima per i possibili scontri fra autorità e indipendentisti

BARCELLONA - Sarà un week end di massima tensione quello in Catalogna. Gli indipendentisti hanno occupato i seggi elettorali, mentre la polizia e i vigili del fuoco sono schierati per impedire l’accesso dei 5,3 milioni di cittadini catalani chiamati a votare per il referendum sull'indipendenza nella giornata di domani, domenica.

Nonostante il divieto e la denuncia di anticostituzionalità da parte di Madrid, secondo le ultime stime il 63% dei catalani ha dichiarato che andrà comunque a votare nei 6.249 seggi distribuiti in scuole, centri civici e sportivi e teatri. Il presidente della Catalogna Carles Puigdemont ha esortato i catalani, ieri sera nel comizio di chiusura della campagna per il referendum, a «uscire di casa domenica determinati a cambiare la storia». «Abbiamo un appuntamento con il futuro domenica, e anche lunedì, e tutta la settimana, perché cominceremo a camminare con passo fermo come un paese che vuole essere trattato come un paese normale».

Nei seggi la giustizia spagnola ha ordinato di recintare i seggi, sequestrare urne, schede e computer, ma da ambo le parti si invoca comunque la non violenza. Il capo dei poliziotti regionali ha ordinato ai suoi uomini di obbedire ma di evitare l'uso della forza, come avvenuto già nella serata di ieri durante le occupazioni. L’appello è stato lanciato anche dai dirigenti catalani che hanno puntato invece il dito su Madrid, che a loro dire cerca lo scontro e la repressione fuorilegge.

Già per la giornata di oggi ci si aspetta di tutto. I contadini sono scesi nelle strade con i trattori in difesa del referendum, mentre le autorità spagnole hanno ordinato a Google di chiudere l’applicazione che spiega come votare e il sito di e-voto elettronico del 'Govern' catalano per evitare che possa essere usato come alternativa domenica al voto nei seggi.

Spari contro i seggio, feriti lievi - Quattro persone sono rimaste lievemente ferite dopo che ignoti hanno sparato contro un seggio con un fucile da caccia la notte scorsa a Manlleu in Catalogna. Lo riferisce il giornale La Vanguardia.

I feriti si trovavano sulla porta della scuola Puig Agut, parte di un gruppo di occupanti dei Comitati di difesa del referendum intenzionati a difendere il seggio. La polizia sta indagando, ma non ci sono stati al momento arresti.

Assange: «È iniziata la prima guerra mondiale del web» - La prima guerra mondiale del web è iniziata in Catalogna, dove popolo e autorità hanno utilizzato internet per organizzare il referendum e l'intelligence spagnola ha attaccato, oscurato i network di telecomunicazione e occupato le compagnie telefoniche.

Lo ha affermato Julian Assange su Twitter. «Quello che accade è il più significativo conflitto tra il popolo e lo Stato dalla caduta del Muro di Berlino a oggi», ha fatto sapere il fondatore di Wikileaks.

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