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La rabbia di centinaia di persone scese in strada che hanno scandito slogan xenofobi e si sono scontrati con la polizia. Arrestato tunisino 26enne. Oggi si sono svolti i funerali della vittima
VARSAVIA - Tensione alle stelle ad Elk (Lyck), cittadina polacca del Voivodato della Varmia-Masuria (ex Prussia Orientale) dove, durante la notte di San Silvestro, un 21enne polacco è deceduto a seguito di un accoltellamento avvenuto all'interno di una tavola calda kebab.
Come riferiscono diversi media, il fatto di sangue è sfociato durante un alterco. Il 21enne polacco avrebbe rubato dal frigorifero del locale alcune bibite e, scovato, si sarebbe generata una discussione che ha portato il cuoco del locale, un tunisino 26enne, ad afferrare un coltello e ferire moltalmente il giovane, deceduto poco dopo l'attacco. La polizia, oltre al tunisino, ha proceduto all'arresto di un 41enne algerino.
L'episodio ha scatenato l'ira di centinaia di persone che si sono riversate in strada la sera stessa in cui è avvenuto il delitto ed il giorno dopo.
La polizia è intervenuta in tenuta antisommossa per disperdere la folla, che ha scandito slogan xenofobi, ha lanciato petardi e container della spazzatura contro gli agenti, e ha devastato il locale in cui lavorava il nordafricano.
Sono state in tutto 28 le persone arrestate tra i manifestanti.
Oggi si sono svolti oggi i funerali di Daniel, così si chiamava il giovane polacco, dove è stato seppellito nel cimitero della cittadina polacca che conta circa 60mila abitanti. Daniel abitava a Elk ed aveva studiato al liceo di Brzesko.
