Cerca e trova immobili
Ore 21.18, seconda forte scossa di terremoto nel centro Italia

ITALIAOre 21.18, seconda forte scossa di terremoto nel centro Italia

26.10.16 - 19:41
Il primo sisma di magnitudo 5.4 è stato avvertito in tutto il centro Italia. Alle 21.18 è stata percepita una seconda scossa, ancora più forte. Sindaco di Ussita: «Il nostro paese è finito»
CSEM
Epicentro in provincia di Macerata
Epicentro in provincia di Macerata
Ore 21.18, seconda forte scossa di terremoto nel centro Italia
Il primo sisma di magnitudo 5.4 è stato avvertito in tutto il centro Italia. Alle 21.18 è stata percepita una seconda scossa, ancora più forte. Sindaco di Ussita: «Il nostro paese è finito»

ROMA - Due forti scosse di terremoto sono state avvertite in tutta l'Italia centrale.

La prima forte scossa è stata avvertita alle 19.11 in tutte le Marche, dalle zone terremotate dell'Ascolano ad Ancona, a Fabriano e Pesaro. Molte persone sono uscite di casa spaventate. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Non si sa ancora se ci sono stati danni.

Il terremoto è stato avvertito anche dalla popolazione di Pescara, l'Aquila, Rieti, Arezzo, Perugia ed Assisi.

Il sisma, di una magnitudo superiore al 5, ha avuto l'epicentro nella provincia di Macerata.

Una nuova fortissima scossa di magnitudo 5,9 è stata avvertita alle 21:18. Il terremoto è avvenuto alla profondità di 8,4 chilometri nella zona di Ussita (Macerata), tra Visso e Castel Sant'Angelo sul Nera.

«Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito», ha detto il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi, a Skytg24, in relazione all'ultima e più forte scossa di terremoto.

Il sindaco ha affermato che «è crollata anche la facciata della chiesa» e che si è «spaccato il terreno. La frazione di Casali non la possiamo raggiungere».

A Camerino dopo la scossa delle 21:18 il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Lì si sta concentrando il lavoro dei vigili del fuoco, anche se non si pensa che ci fossero dentro delle persone. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del Comune.

Molte persone erano comunque fuori casa dopo la scossa precedente delle 19:11. 

Panico e di nuovo gente in strada nelle Marche per la nuova forte scossa di terremoto che ha colpito la regione poco fa. «Si sono aperte le porte, le ante delle credenze, e sono caduti oggetti» dice un'anziana da Fabriano. Nelle città c'è un fuggi fuggi, e molti questa notte dormiranno nelle auto.

Ci sono ulteriori crolli a Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Lo dice l'addetto stampa della Protezione civile delle Marche, a margine di una riunione non stop in corso nel Comitato di coordinamento regionale a Pescara del Tronto.

Nella frazione di Peracchia di Acquasanta Terme una grossa frana ostruisce il passaggio delle auto di cittadini che vorrebbero lasciare l'abitato. Ad Ascoli Piceno, dove dopo la seconda scossa c'è stato un breve black-out, è crollato un controsoffitto, ma senza fare feriti.

Nelle ultime tre ore, secondo le rilevazioni dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), l'area tra Macerata e Perugia è stata interessata da 36 scosse di magnitudo superiore a 2,1, comprese quella iniziale di magnitudo 5,4 registrata alle 19:11e quella successiva più forte, delle 21:18 e di magnitudo 5,9 con epicentro Ussita. Tra quelle secondarie, le più forti sono state rilevate a Visso (magnitudo 3,9) alle 21,25 e Preci (Perugia) alle 21,43.

In totale le scosse superiore a magnitudo 3.0 tra le 19,10 e le 22,30 sono state 15, dieci delle quali avvenute dopo la scossa di Ussita.

Testimonianze - «Le pareti mi sono venute addosso», racconta una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso. «Ho sentito venire giù tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava». «È stata una scossa tremenda. Siamo tutti qui sotto un gazebo e cerchiamo di farci coraggio uno con l'altro...», racconta il consigliere comunale di Visso Antonio Aureli. «Ancora non c'eravamo ripresi dalla scossa di agosto - aggiunge - e ora questa nuova scossa... C'è molta paura qui». 

Paura anche a Roma - Molti romani sono scesi in strada dopo aver sentito tremare il palazzo. Le scosse sono state avvertite nettamente in tutta la città: presi d'assalto i centralini dell'Ingv (l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e dei vigili del fuoco. 

Cornicioni caduti e crepe in edifici di varie zone di Roma: dal Nomentano, all'Eur al Tuscolano. Sono 40 le richieste di intervento arrivate finora ai vigili del fuoco. Di queste circa la metà sono già state portate a termine.

Anche sui social in tanti hanno scritto di aver sentito il terremoto: lampadari che dondolavano e che hanno continuato per parecchi minuti, finestre che si sono aperte, tavoli e letti che tremavano. Qualcuno racconta anche di gatti e cani che hanno dato segni di agitazione pochi secondi prima della scossa.

Alle 19.11 la forte scossa è stata avvertita distintamente anche in tutto il litorale romano, da Ostia a Fiumicino sino a Fregene. I lampadari hanno oscillato e ci sono state oscillazioni ai piani alti delle abitazioni.

La sindaca di Roma Virginia Raggi e il vicesindaco Daniele Frongia, a seguito della scossa di terremoto avvertita nella Capitale, sono in contatto con la Protezione Civile del Campidoglio alla cui centrale operativa sono arrivate numerose segnalazioni da parte dei cittadini. 

«Stiamo raccogliendo le prime informazioni. Il nostro pensiero va agli abitanti dei territori colpiti dal sisma. La Protezione Civile di Roma Capitale è già impegnata nelle zone interessate dal precedente terremoto ed è pronta ad intervenire, a partire da questa sera, con uomini, mezzi e tende in accordo con la Protezione Civile Regionale e Nazionale», dichiarano Raggi e Frongia.

L'Unità di crisi nazionale e quelle regionali del ministero dei Beni e delle attività culturali sono già al lavoro per verificare ulteriori danni al patrimonio culturale nelle aree colpite dal terremoto. Lo rende noto l'ufficio stampa del Mibact.

In base alle prime verifiche effettuate dalle Unità di crisi del Mibact, al momento il danno più grave è il crollo della chiesa di San Salvatore a Campi, in Umbria.

Aggiornamento delle 21.00 - Alcuni crolli sarebbero stati confermati, ma per ora non si hanno notizie di persone coinvolte. Alcuni paesi vicini all'epicentro si sono ritrovati senza elettricità. 

«Al momento non sappiamo se ci sono state vittime, speriamo di no. E neppure se ci sono stati danni e di che entità, io stesso sono scappato da casa all'improvviso». Lo dice raggiunto telefonicamente il vicesindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, uno dei paesi epicentro della scossa di terremoto.

«Qui sta piovendo a dirotto - prosegue il vicesindaco - abbiamo problemi con i telefonini, che ricevono ma dai quali non riusciamo a fare chiamate, siamo isolati».

«Non abbiamo notizie di feriti o vittime, almeno fino a questo momento». Lo dice il capo della Protezione civile regionale delle Marche Cesare Spuri, dopo le prime verifiche.

«La situazione più critica è a Castelsantangelo sul Nera, dove manca la corrente elettrica. Abbiamo inviato sul posto torri faro e uomini». Alcuni crolli, conferma Spuri, sono segnalati a Visso. Aperti i Centri operativi comunali e la Sala operativa integrata (Soi) provinciale.

Sono in corso, da parte dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, verifiche nella zone del reatino colpite dal sisma del 24 agosto. Dopo la scossa delle 19.11 di questa sera si sono verificati diversi crolli nella zona rossa di Amatrice, confermati all'agenzia di stampa italiana Ansa anche dal sindaco Sergio Pirozzi, e in altre frazioni già colpite dal terremoto.

L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (Enac) comunica che, da una prima ricognizione effettuata attraverso le proprie direzioni territoriali, le strutture aeroportuali delle Regioni Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo, interessate dal sisma della serata di oggi non hanno riportato danni e sono tutte operative.

La zona del Lazio interessata dal sisma, invece, non ha infrastrutture aeroportuali aperte al traffico commerciale. L'operatività dei voli dunque, al momento, è regolare. L'Enac precisa che continua a monitorare la situazione nelle aree coinvolte.

Una seconda scossa ha colpito la stessa regione attorno alle 21.18. Il sisma, più forte di quello delle 19.11, ha registrato una magnitudo di 5.9. Il sisma è stato avvertito anche in Emilia Romagna, Veneto e Alto Adige. 

Faglia legata al sisma del 24 agosto - «Un'ipotesi, se verranno confermate le prime informazioni, è che si tratti dell'attivazione di una faglia probabilmente legata verso Nord a quella che ha generato la scossa dello scorso agosto». Lo afferma Paolo Messina, direttore dell'Igag-Cnr (Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche) in merito al terremoto verificatosi nell'Italia centrale.

«La forte scossa di terremoto percepita nell'Italia centrale poco fa rientra, purtroppo - rileva Messina - in una dinamica possibile quando si verificano fenomeni come quello che ha avuto il suo momento di più tragico impatto lo scorso 24 agosto. Siamo ancora a pochi minuti dai fatti e quindi restano da definire con notizie più precise l'epicentro e la profondità dell'ipocentro».

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE