Cerca e trova immobili

GERMANIAEsplosione al porto di Ludwigshafen, diversi feriti e dispersi. Allarme nube tossica

17.10.16 - 13:19
La deflagrazione è avvenuta nell'area nord dove il colosso chimico Basf trasborda gas e liquido infiammabile
Esplosione al porto di Ludwigshafen, diversi feriti e dispersi. Allarme nube tossica
La deflagrazione è avvenuta nell'area nord dove il colosso chimico Basf trasborda gas e liquido infiammabile

LUDWIGSHAFEN - Diverse persone sono rimaste ferite per un'esplosione nella zona portuale di Ludwigshafen utilizzata dal colosso chimico Basf, nel sudovest della Germania. Lo rende noto una portavoce della società, secondo quanto riferisce la tv regionale pubblica Swr, senza precisare il numero dei feriti.

L'esplosione è avvenuta dopo le 11 nell'area nord del porto fluviale di Ludwigshafen, dove viene trasbordato gas e liquido infiammabile, ha aggiunto la portavoce. Non sono stati per ora forniti ulteriori dettagli. Testimoni oculari ripresi da Swr riferiscono che dall'area si alza una colonna di fumo.

Causa: lavori alle tubature - L'esplosione è stata determinata da lavori a tubature che vengono utilizzate per il trasbordo di liquidi infiammabili e gas dalle navi agli stabilimenti di produzione. Lo ha reso noto una portavoce dell'azienda.

L'azienda conferma l'esistenza di feriti e dispersi, ma non ne precisa il numero.

Allarme nube tossica - In seguito all'esplosione Basf ha reso noto di aver sospeso le attività industriali dell'area per motivi di sicurezza.

Restano in vigore le misure di sicurezza per l'allarme dei fumi per i cittadini che sono stati invitati a restare in casa, a chiudere porte e finestre e a spegnere gli eventuali impianti di aria condizionata e ventilazione. L'allarme si è esteso anche alla città di Mannheim, che si trova sull'altra sponda del fiume Reno.

Sprigionatesi in aria ignote sostanze - Secondo la Basf non è ancora noto che tipo di sostanze si siano sprigionate nell'aria in seguito all'esplosione. Lo scrive l'agenzia di stampa Dpa. Resta in vigore l'allarme alla popolazione dei quartieri settentrionali di Ludwigshafen e di Mannheim a chiudere porte e finestre e spegnere impianti di ventilazione e aria condizionata.

I vigili del fuoco parlano di rischio di problemi respiratori e agli occhi dovuti a cattivi odori e a fumi industriali.

Non è ancora noto quante persone siano coinvolte nelle misure di sicurezza adottate dopo l'esplosione. Ludwigshafen conta 160'000 abitanti, Mannheim quasi 300'000.

Coinvolti sono anche asili e scuole di due quartieri a nord di Ludwigshafen, Edigheim e Pfingstweide (insieme circa 9'000 abitanti), i cui direttori sono stati avvertiti di tenere all'interno alunni e bambini, perché alcuni abitanti di Edigheim avevano denunciato problemi di respirazione.

Poco dopo l'esplosione, nell'area nord di Ludwigshafen sono suonate le sirene d'allarme, come ha riferito una portavoce della città.

Autorità di Mannheim, niente sostanze nocive - Secondo le autorità della città di Mannheim, che si trova sull'altra sponda del Reno rispetto a quella dell'esplosione, "le misurazioni non hanno rivelato sostanze nocive nell'aria". Lo rivela l'agenzia Dpa.

Gli abitanti di tre quartieri che si trovano sulla riva del Reno sono stati invitati comunque a tenere porte e finestre chiuse per rischio di problemi respiratori dovuti al cattivo odore.

Basf, stamattina un incidente in un altro impianto - Un incidente è avvenuto questa mattina, alle 8.30, in uno stabilimento di additivi per materie plastiche di Basf a Lampertheim, in Assia (Germania). Ci sono stati 4 feriti, secondo quanto riferito dal quotidiano Stuttgarter Nachrichten. La causa sarebbe l'esplosione di un filtro.

A differenza del più grave incidente di Ludwigshafen - avvenuto a Lampertheim dopo le 11.00 - non ci sono rischi di nubi tossiche. Anche qui l'impianto è stato fermato.

Escluso il terrorismo - La polizia di Ludwigshafen ha reso noto che non vi è alcun indizio di un possibile attentato terroristico nell'esplosione avvenuta nell'area degli impianti Basf. Lo riporta l'agenzia di stampa Dpa.


 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE