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FRANCIAGli eroi di Nizza che hanno cercato di fermare il camion

18.07.16 - 21:51
A distanza di qualche giorno dalla strage si arricchiscono i racconti di chi ha vissuto in prima persona la tragedia
Gli eroi di Nizza che hanno cercato di fermare il camion
A distanza di qualche giorno dalla strage si arricchiscono i racconti di chi ha vissuto in prima persona la tragedia

NIZZA - Secondo Nice Matin ci sono stati almeno tre eroi nella notte del 14 luglio a Nizza.

Fra questi, un ragazzo che era in spiaggia con gli amici. Quando si è reso conto di cosa stava accadendo, Gwenaël ha lasciato i compagni ed è corso a grande velocità verso il camion. «Dove era passato c’era un campo di morte, sangue e carne. Ho dovuto scavalcare i cadaveri per continuare a cercare di avvicinarsi».

Il mezzo a un certo punto rallenta - «Aveva colpito un gruppo di persone, è stata una carneficina» - e il 26enne riesce ad attaccarsi alla porta della cabina. Il giovane è riuscito a dare dei pugni all’attentatore che ha risposto con la sua pistola.

Così Alexandre Migues, che stava rientrando a casa quando ha visto il camion sfrecciare davanti a lui, mentre travolgeva le persone presenti. Lo ha rincorso: «È stato istintivo, non riesco nemmeno a spiegare come sono riuscito a farlo».

«Ho visto che potevo raggiungere la cabina, ci sono arrivato e ho provato ad aprire la porta un paio di volte, ma era bloccata». Il ragazzo è stato aggredito con la pistola e ha visto anche un altro uomo che cercava di fare la stessa cosa.

Così come un giornalista tedesco ricorda un uomo in motorino che si è gettato davanti alle ruote del camion. «Sul video, si vede che siamo riusciti a rallentare il camion. Mi sarebbe piaciuto riuscire a rimanere più a lungo appeso, in modo da entrare o almeno da rallentarlo abbastanza in modo che le persone potessero fuggire. Nel tratto in cui lo abbiamo distratto non ci sono vittime».

Alexandre ha riportato ferite fisiche e psichiche. «Per 36 ore non ho dormito, poi ce l’ho fatta - ha concluso su Nice Matin - ma dovrò tornare sulla strada per ripulire la mia mente».

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