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TURCHIAAttentato ad Istanbul: i morti sono 36, scalo nuovamente operativo

29.06.16 - 07:45
Cancellati due voli su tre, forti ritardi. 147 i feriti accertati. Il governo: «È stato l'Isis»
Attentato ad Istanbul: i morti sono 36, scalo nuovamente operativo
Cancellati due voli su tre, forti ritardi. 147 i feriti accertati. Il governo: «È stato l'Isis»

ISTANBUL - 36 morti e 147 feriti. È il tragico bilancio dell'inferno che si è scatenato ieri sera all'aeroporto Ataturk di Istanbul, dove tre kamikaze si sono fatti saltare in aria.

L'autopsia sui corpi dei tre si è appena conclusa. La loro identità non è ancora stata resa nota, ma secondo fonti delle indagini si tratterebbe di cittadini stranieri. Mentre sarebbe una donna la persona arrestata ieri sera dalla polizia turca perché sospettata di far parte in qualche modo del commando.

Tre terroristi armati di kalashnikov hanno aperto il fuoco ieri intorno alle 22 locali ai controlli di sicurezza nella zona degli arrivi dello scalo. Poco dopo, si sono fatti saltare in aria durante uno scontro a fuoco con la polizia. Ma il commando, secondo fonti di polizia, sarebbe stato composto da 7 persone, di cui altre 3 sarebbero in fuga e una arrestata, appunto la donna.

Finora sono state identificate 27 salme. Dei 147 feriti, molti sono in gravi condizioni.

Anche se non è ancora stata rivendicata, sulla strage spunta l'ombra sinistra dell'Isis. Secondo il premier turco, Binali Yildirim, finora tutte le indicazioni suggeriscono ci sia la mano dello Stato Islamico. L'attacco, ha sottolineato Yildirim, arriva mentre la Turchia sta avendo successo nella lotta al terrorismo e sta cercando di normalizzare i rapporti con Paesi come la Russia e Israele.

L'aeroporto della capitale turca è parzialmente riaperto. Le autorità riferiscono che il traffico aereo è tornato alla normalità, ma almeno un terzo dei voli è cancellato e ci sono molti ritardi.

Intanto i social network funzionano a singhiozzo in Turchia. Sia Facebook che Twitter risultano fortemente rallentati per gli utenti turchi, al punto da essere di fatto inaccessibili. Rallentamenti analoghi sul web sono avvenuti più volte anche in passato in occasioni di altre azioni terroristiche. L'obiettivo delle autorità di Ankara, tra l'altro, è quello di limitare la circolazioni di immagini e informazioni sull'attentato.

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