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Ricordando lo tsunami in un caffè di Phuket

CORRISPONDENZE ESTERORicordando lo tsunami in un caffè di Phuket

26.12.14 - 11:11
Dieci anni fa il sisma e l'onda di 15 metri che spazzò via edifici e persone
Foto Romano Piazzini
Ricordando lo tsunami in un caffè di Phuket
Dieci anni fa il sisma e l'onda di 15 metri che spazzò via edifici e persone

PHUKET - In un caffè di Phuket, ancora visibilmente scossa, la nostra amica Julia ci racconta quei terribili momenti di 10 anni fa a Ko Lanta. Istantanee, precedenti l’arrivo della prima ondata.

Lo sguardo ammiccante degli adulti che ignari del pericolo incombente sorseggiavano una bibita ai tavoli di un bar della spiaggia. I bambini a cercare conchiglie sulla distesa di sabbia bagnata di un mare che per una manciata di minuti si era ritirato di un centinaio di metri. Lei, Julia, che esortava i passanti increduli a scappare, dopo che un suo amico biologo aveva intuito quale fosse la minaccia. Poi, l’arrivo dell’onda travolgente che ha spazzato via tutto. L’incontro casuale con una donna nuda con un bimbo stretto al petto. Era sotto la doccia. Giusto il tempo per avvolgerla con un pareo, poi via di corsa seguendo gli elefanti, ormai incustoditi, in fuga verso un’altura.

Di propria iniziativa i pachidermi si caricavano in groppa i bambini smarriti avvolgendoli delicatamente con la proboscide. Poi, sempre gli elefanti, con le lacrime agli occhi, che - ridiscesi a valle dopo il disastro - con incredibile sensibilità recuperavano i corpi spingendoli verso un riparo mentre Julia, dando fondo al kit di pronto soccorso che come medico si porta sempre appresso, disinfettava, tamponava e suturava come meglio poteva, fra la fiumana di persone che vagava sotto chock alla ricerca di parenti o amici o ancora frugando nel fango di quel che restava delle camere d’albergo per ritrovare passaporto o denaro.

All’aeroporto, i lamenti strazianti dei feriti bendati e dei sopravvissuti che avevano perso i famigliari. Chi in attesa dell’aereo del rimpatrio, chi alla disperata ricerca di notizie frammentarie, incerte, colte al volo nell’angosciante marasma.

Oggi, Phuket e tutti i dintorni, ricordano mestamente questo tragico evento che la radio locale esorta a non dimenticare.

Gli effetti della svalutazione del rublo si avvertono anche qui. Numerosi turisti russi hanno cancellato le prenotazioni all’ultimo momento. Tutti hanno il tempo di riflettere sulle incertezze della vita.

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