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In seguito alla sua diffusione, «To The Bone» è già diventato oggetto di critiche che denunciano una messa in scena pericolosa.
LOS ANGELES - Una polemica in più per Netflix! Dopo «13 Reasons Why», accusato di mostrare agli adolescenti come suicidarsi, ecco «To The Bone». Questo lungometraggio sarà messo online il prossimo 14 luglio e mette in scena la storia di una giovane ragazza che soffre di anoressia. Per il momento il trailer del film è stato diffuso, ma è stato sufficiente per far scaturire una polemica.
Sotto accusa: la maniera in cui è descritto il problema alimentare del quale soffre Ellen (Lily Collins). Esso potrebbe incitare dei giovani a voler dimagrire a tutti i costi, mettendo la loro salute in pericolo. In Australia, l’organizzazione nazionale della salute mentale della giovinezza ha anche lanciato un avviso destinato a quelli che guarderanno il trailer di «To The Bone». «Siamo preoccupati per la rappresentazione dei comportamenti legati a un problema alimentare e pensiamo che questo non possa essere una guida per gli adolescenti a rischio», ha dichiarato il presidente.
Pertanto, Marti Noxon, realizzatrice del film e in passato malata di anoressia, ha fatto appello a Project Heal, un gruppo di supporto alle persone che hanno sofferto di problemi legati all’alimentazione. Sperava che in questa maniera potesse evitare quello che le è stato giustamente rimproverato. «Siamo certi che «To The Bone» permetterà di sensibilizzare il pubblico a questo male silenzioso. È necessario discuterne.», ha difeso l’associazione.
