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COREA DEL SUDNave affondata: arrestato il capitano, suicida il vicepreside della scuola

19.04.14 - 11:39
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Nave affondata: arrestato il capitano, suicida il vicepreside della scuola

La procura sudcoreana ha disposto un totale di tre mandati di cattura nell'ambito delle indagini sul tragico naufragio del traghetto Sewol, colato a picco al largo delle coste meridionali della penisola: sono per il capitano Lee Jun-seok e per altri due componenti dell'equipaggio, tra cui il terzo ufficiale, una giovane donna di 26 anni assunta 6 mesi fa con esperienza di un anno, al timone al momento dell'incidente.

Il disastro, che sta catturando l'attenzione spasmodica di un intero Paese anche per l'angoscia dei genitori degli oltre 230 studenti dispersi, sui 325 totali in gita verso l'isola di Jeju, è stato segnato anche dal suicidio del vicepreside della Danwon High School di Ansan, alle porte di Seul, responsabile della scolaresca.

Il corpo di Kang Min-kyu, questo il nome, è stato ritrovato privo di vita appeso a un albero su una collina vicino alla palestra dell'isola di Jindo, a pochi chilometri dal naufragio, dove i familiari degli studenti attendono informazioni.

Kang, 52 anni e tra i sopravvissuti, non ha lasciato, secondo i media sudcoreani, messaggi di spiegazione. È verosimile che il gesto sia conseguenza del senso di colpa per il disastro. Del resto la disperazione e la rabbia dei genitori, espresse in un durissimo comunicato contro "le lacune organizzative del governo", si sono riversate anche sul vicepreside e sul senso di responsabilità confuciana 'tra singolo e gruppo sociale' della cultura coreana.

Sul Sewol, affondato mercoledì mattina, c'erano 475 persone: le vittime accertate sono salite a 28, i tratti in salvo sono rimasti 179, mentre i dispersi sono scesi a 268, in gran parte ritenuti intrappolati nello scafo, il cui ultimo pezzo di chiglia ancora galleggiante è finito in giornata sott'acqua.

Le operazioni di soccorso, sempre più disperate, sono andate avanti a rilento per le condizioni meteo instabili e le forti correnti: i sommozzatori sono riusciti a creare per la prima volta un varco nello scafo, ma non ad avanzare, collegando un tubo dal quale iniettare ossigeno, in caso di superstiti.

Quanto alle indagini sull'incidente, la mossa sugli arresti decisi dalla procura sarà al vaglio della corte distrettuale in massime 48 ore. Le accuse contro i tre spaziano dall'abbandono della nave in violazione delle norme a tutela dei passeggeri alla negligenza professione e potrebbero diventare più pesanti, non appesa sarà chiarita la sorte dei dispersi.

La svolta era nell'aria dopo che il team d'indagine congiunto di procura e polizia ha annunciato in mattinata, nel corso di una conferenza stampa, che il capitano della Sewol aveva dato il comando al terzo ufficiale di navigazione prima che il traghetto affondasse. "Era alla guida della nave", ha detto Park Jae-eok, il procuratore a capo del team d'indagine, secondo cui anche quando la nave continuava a inclinarsi sul lato sinistro, il capitano era "vicino" al ponte, ma in posizione ancora incerta.

Lo stupore è decisamente aumentato quando poco per volta è emerso il profilo del terzo ufficiale: una giovane donna di 26 anni, assunta dalla compagnia di navigazione appena 6 mesi prima e con un'esperienza limitata di un anno.

La ragione dell'affondamento, secondo un'ipotesi che prende sempre più corpo, potrebbe essere nella repentina manovra per un inspiegabile cambio di rotta di quasi 90 gradi, seguita da una altrettanto rapida, in base alla lettura del sistema automatico di tracciamento (Ais), che avrebbero spostato le 180 auto e i 152 container trasportati destabilizzando lo scafo.

Non escluse le ipotesi su difetti di manutenzione o strutturali della nave, ampliata nel 2012, con la stazza portata da 6.000 a quasi 7.000 tonnellate per poter ospitare 100 passeggeri in più.

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