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Entriamo per la prima volta nel LAC

LUGANOEntriamo per la prima volta nel LAC

15.04.15 - 15:57
Oggi, per la prima volta, la sala concertistica ha accolto centinaia di persone in occasione della presentazione dell'inaugurazione del 12 settembre
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Entriamo per la prima volta nel LAC
Oggi, per la prima volta, la sala concertistica ha accolto centinaia di persone in occasione della presentazione dell'inaugurazione del 12 settembre
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LUGANO - Il LAC è ora realtà. E oggi, per la prima volta, la sala concertistica della struttura sulle rive del Ceresio ha accolto centinaia di persone, tra giornalisti, politici, partner e personalità, in occasione della presentazione dell'inaugurazione in programma a partire dal prossimo 12 settembre. "Sarà una grande festa su tre fine settimana, con attività per tutti", ha esordito il direttore del LAC Michel Gagnon. "Per spettacoli e animazioni saranno chiamati artisti ticinesi, tra cui Daniele Finzi Pasca, e non mancherà la copertura mediatica per tutti coloro che non potranno essere presenti".

Si parla di poesia, arte, musica e magia per tutti. Con eventi che avranno luogo in tutti gli spazi della struttura, sia interni sia esterni. "Ora abbiamo il corpo (l'edificio progettato dall'architetto Ivano Gianola) e la mente (il team del direttore Gagnon e dei responsabili delle rassegne portanti del LAC). "Saranno loro a dare un'anima al LAC", ha detto il sindaco Marco Borradori."Centreremo l'obiettivo - ha aggiunto - se sapremo affrontare la sfida con il giusto spirito, con la determinazione ad abbracciare la cultura in tutte le sue forme, senza preconcetti". Secondo il sindaco bisognerà dunque fare il possibile per avvicinare il cittadino luganese alle proposte culturali offerte. "È questo che mi sento di chiedere al LAC: di fare innamorare i luganesi, i ticinesi e tutti gli altri".

Da parte sua il vicesindaco Giovanna Masoni Brenni, titolare dell'Area della cultura e dell'istruzione, ha volto lo sguardo al passato, "a dieci anni fa, quando in quest'area vedevamo l'ex albergo Palace e il convento in stato decadente". E oggi? "Abbiamo una nuova piazza, un Palace e un convento ristrutturati e il LAC". Nel futuro la struttura, secondo Masoni Brenni, darà forza alla nostra identità italiana, tra nord e sud. "Il cammino comunque è ancora lungo, non abbiamo ancora aperto le porte, dobbiamo dunque tutti assieme curarlo e farlo crescere il LAC: è in futuro il centro culturale unirà il Ticino e renderà l'immagine della Svizzera italiana moderna e urbana".

"Sono molte le persone che in questi mesi ho accompagnato a visitare il LAC: la loro reazione per me è la conferma delle opportunità che ha questa struttura" ha affermato Lorenzo Sganzini, direttore del Dicastero attività culturali. "È con la partecipazione privata - ha detto con convinzione - che si potrà affermare la crescita del LAC".

Si è poi aperto per la prima volta il sipario e la parola è passata alla musica, per dare a tutti i presenti un assaggio delle potenzialità della nuova sala concertistica.

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