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Il colpo di fulmine si ritrova in un social tutto ticinese

CANTONEIl colpo di fulmine si ritrova in un social tutto ticinese

24.02.15 - 06:00
Con pochi clic la piattaforma MyFirstFlash.com intende mettere in contatto persone che si sono viste, intraviste o soltanto notate
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Il colpo di fulmine si ritrova in un social tutto ticinese
Con pochi clic la piattaforma MyFirstFlash.com intende mettere in contatto persone che si sono viste, intraviste o soltanto notate

COMANO - Un’occasione mancata. Un numero di telefono perduto. Uno sguardo mai dimenticato. La piattaforma MyFirstFlash.com è un social network made in Ticino che vuole dare una possibilità a tutte quelle persone che si sono perse di vista ma si vogliono ritrovare. “Quattro anni fa a Nizza ho assistito a un colpo di fulmine – ci racconta l’ideatrice Andrea Hartmann di Comano – due ragazzini si sono conosciuti pochi minuti prima che lui prendesse l’autobus e partisse. Un saluto attraverso il finestrino. Lei era rattristata”. Ed è in quel momento che Hartmann, attiva nel ramo dell’aviazione e in quello turistico, ha deciso di avventurarsi anche nel mondo dei social network. “Già da alcuni anni pensavo a un portale che permettesse di ritrovare le persone attraverso un luogo, un evento, un ricordo. Era allora arrivato il momento di crearlo”.

Ma il social network, che nel frattempo è già stato presentato a diverse aziende, non è pensato soltanto per chi ha avuto un ‘flash’. “Permette anche di segnalare la propria presenza a un evento o in un determinato luogo, così da poter entrare in contatto con altre persone che si trovavano nel medesimo posto” ci spiega ancora l’ideatrice. Insomma, l’obiettivo è dunque anche lasciare semplicemente traccia del proprio passaggio, così da poter condividere i propri interessi.

Il creatore di Facebook Mark Zuckerberg deve ora tremare? “Sarebbe bello riuscire a diffondere la piattaforma in tutto il mondo – ci dice col sorriso Hartmann – in ogni caso il social è disponibile in italiano e inglese, e in seguito anche in francese, tedesco, spagnolo e portoghese”.

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