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ZURIGORapace avvelenato da un piccione "kamikaze"

27.04.16 - 13:56
Un allevatore zurighese è accusato di aver cosparso il proprio piccione con un pesticida vietato in Svizzera con lo scopo di uccidere un falco
Rapace avvelenato da un piccione "kamikaze"
Un allevatore zurighese è accusato di aver cosparso il proprio piccione con un pesticida vietato in Svizzera con lo scopo di uccidere un falco

ZURIGO - Sembra una scena che potremmo vedere nei peggiori film horror. Tutto comincia con la pubblicazione, l’anno scorso, di un video da parte di BirdLife, l’associazione svizzera per la protezione degli uccelli. Nel filmato, che è datato al 2011, si vede un falco (animale protetto in Svizzera) morire poco dopo aver catturato e mangiato un piccione. BirdLife aveva rivolto i suoi sospetti verso gli allevatori di piccioni, originari dei Balcani.

E oggi sembra che i sospetti dell’associazione non fossero infondati, come rivela la NZZ. Secondo il quotidiano, la polizia zurighese avrebbe trovato il colpevole. Si tratta di un allevatore di piccioni svizzero di origini albanesi. L’uomo di 42 anni è accusato di aver avvelenato un falco lo scorso agosto con un “piccione kamikaze”. Arrestato tre giorni dopo i fatti, ha trascorso 42 giorni in detenzione provvisoria prima di essere rilasciato. Sarà giudicato dal tribunale di Diesldorf, ma la data del processo non è ancora nota.

Morto in «atroci circostanze» - Secondo l’atto d’accusa, che la NZZ è riuscita a procurarsi, il quarantenne si sarebbe procurato in Serbia un pesticida altamente tossico e vietato in Svizzera così come su tutto il territorio dell’Unione europea. Avrebbe poi scelto uno dei suoi 200 piccioni e gli avrebbe spalmato il prodotto sulla nuca. Successivamente l’avrebbe liberato, impedendogli di far ritorno alla voliera. Lo scopo era quello di far divorare il piccione da un rapace e ucciderlo a sua volta.

E il piano ha funzionato: un falco è morto in «atroci circostanze» dopo aver divorato il piccione. Secondo l’atto d’accusa, lo svizzero non avrebbe messo in pericolo solo gli animali della regione, ma anche i bambini. Il pesticida utilizzato può infatti causare gravi conseguenze anche ai più piccoli. Secondo il procuratore il quarantenne ha confessato. Nei suoi confronti sono stati chiesti 11 mesi di prigione con la condizionale nonché 4000 franchi per maltrattamento di animali e violazione della legge sulla protezione dell’ambiente, sui prodotti chimici e sulla protezione degli animali.

Un volatile può valere anche 10’000 franchi - Alcune ricerche della NZZ mostrano che l’accusato sembrerebbe far parte di un gruppo di allevatori di piccioni che organizza regolarmente dei concorsi non ufficiali che consistono nel liberare i volatili e vedere chi vola più a lungo. Infatti questi columbidi possono restare in aria anche 20 ore senza riposarsi. Se un piccione non torna al punto di partenza, perché è stato ucciso da un rapace ad esempio, il proprietario si ritrova a mani vuote. Secondo il quotidiano, un piccione performante può valere fino a 10’000 franchi.

Le forze dell'ordine hanno confermato il ritrovamento di sei rapaci morti avvelenati solo nel canton Zurigo.

Attenzione: il video contiene immagini che potrebbero urtare la sensibilità di alcune persone

 

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