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Otakar Kramsky ha perso la vita a Rechberg, Simon McKinley a Carran, mentre durante la prova Mondiale Rally Paddon ha rischiato la strage
RECHBERG (Austria) - Sangue e morte sulle strade dei motori di questo week end che si tinge di lutto nel mondo dell'automobilismo. Un pilota, Otakar Kramsky, 55 anni della Repubblica Ceca, ha perso la vita in seguito ad uno schianto fatale contro un albero durante la 43esimaSalita di Rechberg, la seconda prova del CEM, il campionato europeo della montagna, che si disputa in Austria.
Potrebbe esserci stato un guasto tecnico della sua Reynard K15 alla base della perdita di controllo dell'auto da parte di Kramsky, tre volte campione europeo (1995, 97 e 98) di categoria. Per gli organizzatori si è trattato di un errore di guida pagato a caro prezzo. La magistratura austriaca ha sequestrato il mezzo e avviato un'indagine.
Un altro lutto è avvenuto in Irlanda. A perdere la vita, sempre in una gara di velocità in salita, Simon McKinley, quattro volte campione irlandese della specialità.
La tragica morte è avvenuta durante la Clare Motor Club’s Hillclimb di Scalp Hill, una collina dalle parti del villaggio di Carran, situato nell’Eire occidentale. La Ralt RT4 del pilota di Dublino è infatti uscita di strada capottandosi più volte nella scarpata sottostante. Simon che lascia una moglie, pure lei pilota di cronoscalate, e un figlio, è morto sul colpo.
Nessun morto ma ben 6 feriti di cui uno ricoverato in terapia intensiva in Argentina, dove si sta disputando la prova del Mondiale Rally, dopo l'incidente che ha coinvolto la Hyundai di Hayden Paddon nel corso della nona speciale. Il pilota neozelandese, atterrando su due ruote dopo un salto, è finito poi tra il pubblico assiepato a bordo strada.
