A un mese dalla chiusura della funicolare di piazza Cioccaro, ecco cosa dicono gli (ex) utenti
LUGANO - Niente traffico: tre minuti e cinquanta a scendere, la mattina; a salire «cinque minuti o poco meno, la sera», fino a dodici nelle ore di punta. Compie un mese il funibus luganese; alla riapertura della funicolare, in piazza Cioccaro, manca ancora un anno e dodici mesi. E gli (ex) utenti iniziano a lamentarsi. Non tutti, per carità: c’è chi la salita da e per la stazione l’ha sempre fatta a piedi, anche prima dell’interruzione del servizio: «Un po’ di esercizio fa solo bene» è il motto dei salutisti. Ma a salire e scendere (sempre di frettissima) per via Cattedrale ci sono anche molti nemici dichiarati del funibus di via Pelli: «troppo lento», dicono, «troppo affollato», «troppo fuori mano».
Nessun vantaggio per i commercianti di via Cattedrale («passa molta più gente ma non si ferma nessuno: perché non hanno portato la fermata del funibus in piazza Cioccaro, come in passato?» lamenta una negoziante) e tanti timori per i mesi a venire: «Quando inizierà il brutto tempo i funibus saranno ancora più pieni e le strade ancora più intasate,...se adesso faccio fatica a rispettare i tempi fissati per il percorso, figuratevi quest’inverno!» borbotta un conducente. Una cosa è sicura per intanto: a 30 giorni dalla chiusura la funicolare è più che mai nei cuori dei luganesi. Ma chissà che terminati i lavori, nel 2016, qualcuno non rimpianga il funibus...