TURGOVIAQuei mafiosi in Svizzera per lavoro: "Estorsioni, coca, eroina, tutto c'è..."

FRAUENFELD - L'immigrazione italiana del dopo guerra, negli anni del boom economico, non è  fatta soltanto di tanta gente umile e laboriosa giunta dal Meridione d'Italia per trovare prospettive di vita migliori attraverso un'occupazione onesta e dignitosa. C'è chi, già dagli anni '70, ha voluto impiantarsi in Svizzera per estendere la logica mafiosa, o per essere più precisi 'ndranghetista, che prevede riti antichi di affiliazione, come in una sorta di società parallela, che si muove invisibile, senza apparire.

I carabinieri di Reggio Calabria hanno pubblicato il video in cui si può vedere il ritrovo di una 15ina di persone originarie dall'estremo sud dello stivale peninsulare in un locale tipico di Frauenfeld, capoluogo del canton Turgovia. Tutti uomini, c'è chi sorseggia una birra, sembra un ritrovo di amici, ma non lo è. A riprenderli una telecamere nascosta che ha potuto catturare i loro gesti, i loro dialoghi. Un uomo con una bottiglia tra le mani esclama "buon vespro, società", e in coro gli altri rispondono "buon vespro". No, non è un incontro tra amici, ma tra 'ndranghetisti. Le parole utilizzate sono tipiche delle cosche mafiose che si rifanno a una tradizione che affonda nel XIX secolo. E' lo stesso oratore che ricorda "le prescrizioni che uscirono dal 1830, regole sociali che vengono dal Crimine" ed è lo stesso capoclan che parla di "rispetto, onore, saggezza e dignità". Ed è nel rispetto di questo rituale che la ndrina svizzera è ormai da oltre 40 anni presente sul territorio. "Sono 37, 38 anni che c'è la società qua, se non vado errato... Mò quanti sono?", dice il capoclan che fa fatica a fare il conto. "1970. Quarant'anni", ha risposto un presente. 

Il mastro disponente, A.N. assicura: "C'è il lavoro su tutto, estorsioni, coca, eroina, tutto c'è. Dieci chili, 20 chili al giorno, ve li porto io, personalmente". Il messaggio è chiaro: a Frauenfeld si "lavora" senza problemi. 

Il video, come già accennato, è stato diffuso dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, che hanno arrestato 18 persone per presunta affiliazione alla 'ndrangheta: 16 di loro sono stati bloccati a Frauenfeld.