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INTERVISTAValerio Scanu e quelli che lo offendono on line

11.06.12 - 08:32
E su Amici dice: "Non siamo tutti amici". Piccanti rivelazioni a pochi giorni del suo concerto, il 16 giugno a Lugano
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Valerio Scanu e quelli che lo offendono on line
E su Amici dice: "Non siamo tutti amici". Piccanti rivelazioni a pochi giorni del suo concerto, il 16 giugno a Lugano

LUGANO - Una gavetta iniziata molto presto la sua. Sul palco di Bravo Bravissimo, Canzoni sotto l’albero e Note di Natale a soli 10 anni, Valerio Scanu ha però fatto il suo debutto vero e proprio nel 2008 partecipando all'ottava edizione di Amici di Maria De Filippi e arrivando secondo. E solo due anni dopo è stato il vincitore del 60º Festival di Sanremo con il brano “Per tutte le volte che... nel 2010”.

L’abbiamo incontrato pochi giorni fa, in occasione della presentazione del concerto che terrà il prossimo 16 giugno a Lugano (biglietti in vendita su Ticinonline). Momento “ghiotto” per parlare di musica, ma anche per toglierci qualche curiosità.

Bene, ora ti faccio una domanda che tutti vorrebbero farti, ma nessuno fino ad ora ha avuto il coraggio… Qual è il rapporto con i tuoi capelli?
“Domanda intelligente (ride). Un ottimo rapporto. Li curo, ci tengo. Uso prodotti di una sola marca, uno in particolare che fa prodotti bio-naturali e non danneggia la cute”.

Ora passiamo alle cose serie. Ad Amici, per la tua uscita dalla gara dei Big, hai pianto. Maria ha detto che hai mostrato un lato di te che tendi a tenere nascosto. A cosa si riferiva?
“Diciamo che sono stati tutta una serie di eventi a scatenare il pianto. È stato un momento liberatorio, per scaricare tutta la tensione accumulata in un mese, più che il dispiacere per essere uscito. Ci sono persone che si controllano meglio, io no”.

Secondo all'ottava edizione di Amici e poi vincitore del 60esimo festival di Sanremo. Due esperienze importanti non solo professionalmente immagino...
“Sono esperienze che mi hanno aiutato a crescere oltre che professionalmente, anche a livello umano. Con Amici avevo 18 anni, era la prima volta che uscivo di casa, mi sono trovato a contatto con molte persone, ad avere a che fare con tanta gente nuova che non conoscevo. A Sanremo invece arrivi che sai già come muoverti”.

Maria De Filippi, che rapporto hai con lei?
“Adesso ci sentiamo un po’ meno, ma resta una persona sempre disposta a darti consigli, ad aiutarti, per quello che può. È un sostegno umano”.

Molti tuoi colleghi comunicano giornalmente con i propri fan tramite Facebook. Tu usi regolarmente anche Twitter. Quanto conta comunicare con i propri fan?
“Molto. I social network servono per essere in contatto con tutti. Poi, a volte, soprattutto su Twitter, trovi degli imbecilli veramente madornali ai quali vorresti rispondere, però poi eviti per non abbassarti al loro livello. Per come sono io mi verrebbe da “sbroccare” ogni tre per due. Non solo mi sento dire che faccio schifo come cantante, ma addirittura c’è chi scrive cose come: Ridateci Lucio Dalla e prendetevi Valerio Scanu”.

Il pezzo che hai portato a Sanremo, "Per tutte le volte che...", è stato scritto da Pier Davide Carone. Hai duettato con Alessandra Amoroso. In questa edizione dei Big di Amici ti sei trovato di fronte i “frutti” migliori del format: Carta, Annalisa, Marrone... Tutti "Amici" oppure...
“Guarda, a questa domanda non ti rispondo quindi depennala subito (ride). Tutti amici no. Non so nemmeno come definirci. C’è anche della competizione, ci sono sicuramente delle amicizie, ma anche delle antipatie. Per me l’amicizia è un’altra cosa. Tanti si riempiono la bocca con la parola amicizia quando poi alla fine… Io sono sempre stato un po’ scettico davanti a chi si fa avanti subito come amico, e in effetti credo di non aver avuto torto”.

"Così diverso...", un titolo forte, come d'altra parte anche il testo della canzone. Cosa volevi raccontare?
“Il titolo è preso da un brano contenuto nell’album, un pezzo che parla di me. Racconto di quello che secondo me un individuo deve fare per essere originale, anche trasgredendo. Se una cosa ti fa stare bene, falla. Soprattutto se non ti rende dozzinale. Nel mio caso sono uno che dice sempre quello che pensa. E non è comune. Anche a mio discapito, perché a volte questo atteggiamento non paga”.

La tua formazione musicale? E oggi cosa ascolti?
“Sono cresciuto ascoltando Whitney Houston, Giorgia e Alex Baroni. Oggi ascolto un po’ di tutto, per conoscere nuovi generi e allargare ancora di più i miei orizzonti musicali”.

Tu sei un talento che è venuto fuori da giovane. Come e quando hai scoperto la tua voce?
“Ho iniziato a cantare a 8 anni, per caso. Mi piaceva una canzone e l’ho cantata. Poi l’ho fatta sul palco. Mi ero fissato con Whitney Houston, ho imparato a cantare. Mai studiato canto prima di Amici, ma devo dire che lì ho trovato persone molto valide che mi hanno aiutato a crescere, anche sotto il profilo vocale”.

Qualche anticipazione sulla serata di Lugano?
“Sarà un concerto. Quasi due ore tirate di musica dove eseguirò tutte le canzoni del mio ultimo disco, il meglio dei miei album precedenti e anche qualche cover. Come Hallelujah, di Leonard Cohen”.

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