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I tifosi non potranno accedere a tutti gli stadi della Svizzera per due anni
CHIASSO - Sei diffidati e, stando ad alcune indiscrezioni, perquisizioni domiciliari.
E' un momento difficile per il tifo organizzato a Chiasso. Risale a qualche giorno fa infatti, come riporta il CdT, la decisione da parte delle autorità cantonali di diffidare sei tifosi a seguito dei disordini inscenati lo scorso 16 aprile durante la partita tra il Chiasso e il Neuchâtel Xamax.
Un episodio che non aveva causato gravi conseguenze, ma che aveva fatto scattare la linea dura da parte della polizia locale, con «l'adozione di misure incisive».
Il Daspo, acronimo usato in Italia di Divieto di Accedere alle manifestazioni sportive, ha una durata di due anni per tutti gli stadi della Svizzera.
I Gacs Chiasso, intanto, annunciano sul loro sito la sospensione delle attività, «da subito e a tempo indeterminato».
«Una decisione sofferta ma dovuta - si legge nella nota - presa nel nostro momento migliore e con la consapevolezza di aver riportato agli onori, dopo diversi anni, il nome di Chiasso nel panorama ultras elvetico».
I Gacs fanno sapere, inoltre, che «a partire dalla trasferta di Aarau, il nostro striscione non sarà più presente e di conseguenza nulla di quanto accadrà in casa o in trasferta sarà più riconducibile a noi. Rimanendo a modo nostro vicini alla squadra e vigili sull'operato del club, uniti come non mai, lunga vita agli ultras!»
