CURIOIn un video quel che resta della casa. "Davanti a noi una scena apocalittica"

CURIO - “Davanti a noi una scena apocalittica”. Ha usato parole forti Paolo Romani, capo dei pompieri di Novaggio, questa mattina nella conferenza stampa indetta nella caserma di Novaggio. Un lavoro difficile e drammatico quello dei pompieri malcantonesi che hanno lavorato incessantemente, insieme a polizia e protezione civile per il ritrovamento di mamma e figlia. All’improvviso, nel tardo pomeriggio di ieri, la terra ha ceduto trascinando con sé alberi e materiale fangoso, che ha letteralmente spazzato via l’abitazione, che da un secolo si trovava in quel fazzoletto di terra circondata dalla selva.

I castagni che sovrastavano l’abitazione non hanno potuto reggere a un franamento avvenuto, come ha dichiarato il geogologo cantonale Giorgio Valenti, come  “un’esplosione”. Castagni le cui radici si erano praticamente marcite dalle infiltrazioni d’acqua susseguitesi nel tempo. “Metà Ticino si trova in pericolo”, ci ha detto stamattina il sindaco di Curio Paolo Colin, evidentemente scosso per quanto accaduto e che non riusciva a trovare le parole per esprimere il suo dolore per una tragedia che nessuno si sarebbe mai aspettato.

“Ho parlato anche con anziani del posto” - ha detto questa mattina nella caserma di Novaggio - ma mai ci si ricorda un evento tanto tragico. La casa era stata riattata due anni fa. Un progetto di famiglia e di vita che la coppia aveva costruito proprio sulle basi di una casa che, in pochi secondi è stata trascinata via da 1000 metri cubi di materiale. Ed ora in Ticino è il tempo del lutto e delle riflessioni. Tutto il Cantone, rappresentato dal Consiglio di Stato che oggi si recherà a Novaggio, si stringerà in ricordo di Monica e la sua piccola.

Questa mattina cameramen e fotografi, accompagnati dai pompieri di Novaggio e da agenti della polizia cantonale, sono stati accompagnati sul luogo della tragedia. In allegato il video.