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Ignorano la chiamata militare: «Multe inutili fino a 1000 franchi»

MONTECENERIIgnorano la chiamata militare: «Multe inutili fino a 1000 franchi»

05.09.16 - 06:00
Nel cuore del centro di reclutamento dell’esercito. Il colonnello Giordano Elmer: «Qui si riceve un check-up totale incredibile».
tio.ch
Ignorano la chiamata militare: «Multe inutili fino a 1000 franchi»
Nel cuore del centro di reclutamento dell’esercito. Il colonnello Giordano Elmer: «Qui si riceve un check-up totale incredibile».

MONTECENERI - «Troppi giovani hanno paura di venire qui. E alcuni arrivano a prendere anche multe di mille franchi». Ad affermarlo è il colonnello Giordano Elmer, comandante del centro di reclutamento del Monte Ceneri. E si appella alle cifre: dei 1'500 ragazzi della Svizzera italiana che ogni anno sono convocati per l’arruolamento, circa il 5% non si presenta alla chiamata in grigioverde. «Per noi è un problema – spiega Elmer – c’è una paura ingiustificata».

Le leve del futuro - Quello del Monte Ceneri è uno dei sei centri di arruolamento della Svizzera. Ticinonline l’ha visitato per capire come sono selezionate le reclute del futuro, quelle che andranno a fare parte del progetto USES (Ulteriore sviluppo dell’esercito) 2018. L’imminente rivoluzione prevede una nuova riduzione degli effettivi a disposizione dell’esercito, da 200'000 a 100'000 militi in tutto il Paese, 140'000 considerando le riserve.

Check-up totale - Di regola sono tre le giornate destinate al reclutamento, comprese due notti da trascorrere in caserma. A gruppi di 43, i ragazzi sono sottoposti a un “check up” totale. «Sia dal profilo medico, sia sportivo, sia psicologico – sottolinea Elmer – è dal 2004 che l’arruolamento prevede un’analisi a 360 gradi della persona. Rispetto al passato, si preferisce fermare subito chi non è ritenuto abile al grigioverde. È anche una questione di prevenzione».

Nullaosta - Cifre alla mano, nel 2015 al Monte Ceneri, su 1'451 candidati, sono stati in 952 a ricevere il nullaosta per la scuola reclute. «Una cifra pari a due terzi dei candidati – conferma Elmer – gli altri o sono dichiarati inabili o fanno protezione civile».

Il medico - L’ultima parola per decidere se un giovane è abile o meno al servizio spetta sempre a Franco Muggli, medico dirigente del centro di reclutamento. «Facciamo una valutazione approfondita medico-internistica delle condizioni cliniche del ragazzo – dice – della sua situazione cardio respiratoria, dell’apparato locomotore degli aspetti generici neurologici e di quelli legati alle vaccinazioni, consigliandolo in merito».

Il grande cambiamento - Rispetto agli anni Novanta il balzo in avanti è enorme. «Prima le valutazioni mediche dei ragazzi erano molto parziali – ammette Muggli – ora, durante i tre giorni dell’arruolamento, i giovani vengono visitati da capo a piedi. È un’opera di sanità pubblica incredibile, che spesso è sottovalutata. Un esame clinico approfondito gratuito, che comprende anche gli accertamenti nei casi più dubbi».

Un servizio gratuito - «Anche per questo – riprende Elmer – i timori di chi non si presenta alla chiamata sono fuori luogo. Indipendentemente dal fatto che questi giovani faranno o meno la scuola reclute, qui viene loro offerto gratuitamente un servizio dal valore enorme».

La prova sportiva - Rossano Dell’Avo, capo sport del centro, analizza la questione da un altro aspetto. Quello, appunto, legato alle prove sportive nell’ambito delle tre giornate al Monte Ceneri. «Attraverso cinque esercizi ben definiti – evidenzia – noi testiamo la resistenza fisica del giovane e la sua forza di volontà. Lo sforzo fisico forma il carattere, ma aiuta anche a capire i propri limiti».

Lo psicologo - Per stabilire in quale corpo un giovane sarà piazzato, decisivo è il parere del capo psicologo del centro, Fabio Jelmini. «I ragazzi – conferma – si sottopongono a un test al computer. In totale devono rispondere a oltre 300 domande che riguardano la loro situazione personale. Alcune sono domande incrociate. Se uno ha un problema serio, nella maggior parte dei casi salta fuori».

Dinamiche sensibili - Quelle psicologiche sono dinamiche molto sensibili. E Jelmini lo fa notare con precisione. «Può darsi che una persona funzioni bene nella vita di tutti i giorni, ma poi non riesca ad adattarsi alla vita di gruppo, magari a causa di disturbi d’ansia. Ovviamente, per la nostra valutazione globale, noi consideriamo anche la documentazione che il giovane ci presenta al suo arrivo».

Il disagio - Tre “start” all’anno. Uno in primavera, uno in estate e uno a inizio novembre. Complessivamente ogni anno sono circa 24'000 i giovani svizzeri che indossano per la prima volta il grigioverde. Un migliaio di queste reclute proviene dal sud delle Alpi. «La maggior parte – conclude Elmer – appare felice di fare questa esperienza. Eppure puntualmente ogni settimana siamo confrontati con persone che ignorano la chiamata, anche dopo due o tre solleciti».

Sanzioni - A quel punto scatta un provvedimento disciplinare del Cantone. «Si tratta di sanzioni inutili. E noi siamo davvero dispiaciuti. Siamo preparati per accogliere i giovani e per trovare insieme la migliore soluzione in caso di problemi. Sarebbe bello se questo messaggio, finalmente, passasse».

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COMMENTI
 

bontempone 7 anni fa su tio
Vöia da fan, altro che ball. Ovvio che fin tanto che si porta in avanti l'esercito con metodi prussiani non si invoglia di certo i giovani a prestare servizio. Sveglia dunque da entrabi i lati. Chi non ha fatto il militare, prego astenersi dal commentare dal divano.

the_raccoon 7 anni fa su tio
Vedo due facce di questa medaglia che viene venduta per un po'troppo lucida: Da una parte trovo bello e giusto che venga detto che viene cercato il dialogo per la soluzione migliore; dall'altra parte, mi indigna il fatto che è definita PAURA quella che è in realtà disinformazione. L'"esperienza utente" con il servizio amministrativo militare è davvero insufficiente: è difficile cercare di capire quali sono le possibilità che si hanno e il "dialogo" descritto in questo articolo viene calpestato da risposte inaccettabili, secondo la mentalità aperta che viene professata. Misure da adottare dal mio punto di vista: aggiornare il sistema o il modo di informare le neo-reclute (e non solo!) su un periodo che coinvolge in tanti casi anche scelte di vita importanti, possibilmente in un modo più all'avanguardia con i nostri tempi.

leopoldo 7 anni fa su tio
vi siete mai chiesti cosa farebbe tutta quella gente li se non ci fosse il militare disoccupazione in piu

Benji78 7 anni fa su tio
La stragrande maggioranza degli svizzeri vuole fare il servizio militare. Nonostante questo un terzo viene scartato. Entro il 2018 ci sarà un riduzione degli effettivi a 100000. A questo punto mi chiedo perché non considerare solo i volontari, che valutato l'elevato grado di patriottismo e le necessità in diminuzione saranno più che sufficienti anche per fare una selezione? Meno aspiranti reclute da sottoporre ai test, molti meno costi, meno stress per chi non vuole proprio farlo ed evitiamo le sgradevoli multe.

comp61 7 anni fa su tio
Risposta a Benji78
troppo giusto.

pillola rossa 7 anni fa su tio
Ticinesi son bravi soldaa... (taiaa :-) ) Forza ragazzi, avete tutto da guadagnarci!

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Opporinum...

gigipippa 7 anni fa su tio
Per me questi sono esaltati e manipolatori. Mi viene da pensare che per i maschietti svizzeri sia in vigore la raccolta sistematica dei dati personali. “Check-up totale, È un’opera di sanità pubblica incredibile, che spesso è sottovalutata. Un esame clinico approfondito gratuito.” In Svizzera ????? Ma per favore, questa è invasione della sfera personale, abuso di potere e non rispetto dei dritti umani.

wind24 7 anni fa su tio
Risposta a gigipippa
ha ha mi sa che non dormi di sera, hai controllato che non vi siano dei microfoni in camera? attento a non utilizzare ogni forma smartphone, Facebook, whatsup...o chiama Amnesty International, ti possono sicuramente aiutare..

ratpics 7 anni fa su tio
Risposta a gigipippa
hahaha!! concordo pienamente!! io mi domando come mai non possono andarci solo quelli convinti, sarebbe meglio per tutti no?? probabilmente peró non potrebbero piú giustificare i milioni di spesa annui che bruciano... vabbè...

Foxdilollo78 7 anni fa su tio
Risposta a gigipippa
"Abuso della sfera personale"??? Ma stai scherzando?? Ma dove?? Le domande ke ti fanno è per capire se sei capace di fare qualche calcolo di logica e capire cosa sai fare per poi capire in ke incorporazione metterti... il controllo medico è fatto da medici di professione... e lo sport non ti fa così male... l'unica cosa negativa del militare è ke spesso ti capita dove magari stai seguendo corsi di studio dove devi rimanere concentrato o durante i primi anni di lavoro dove devi dare il 1000% di te per farti tenere... secondo me una lettera di rinvio scritta bene basta x risolvere questi problemi... e poi se sei svizzero devi fare il militare! Punto! Lo hanno fatto tutti! Sia nei periodi di boom economico ke in quello di crisi... secondo me è una esperienza irrinunciabile dove un ragazzo si forma e cresce... poi se ti fan fare stupidaggini, questo è un altro conto... ma è sempre il militare bisogna metterlo in lista... e comunque di stupidaggini te ne fan fare anke nella vita pubblica...

Meridiana 7 anni fa su tio
Complimenti per il livello di proffessionalità raggiunto. A quelli che non si presentano, la multa deve essere aumentata senza indugio ad un minimo di CHF 2'000, con questo incasso si potrebbe offrire qualcosa di ottimo ai fedeli.
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