MILANO/LUGANOLo strano caso del treno Tilo delle 20.10 da Milano a Bellinzona

LUGANO - Farsi un'ora e quindici minuti di viaggio in piedi pagando un biglietto delle FFS, ferrovie - ricordiamolo - tra le più care in Europa, manderebbe in tilt il sistema nervoso anche del viaggiatore più calmo. Eppure è quello che succede su diversi treni Tilo. Il caso che vi raccontiamo è quello segnalato da alcuni utenti, i quali denunciano una situazione paradossale, e il filmato che vi proponiamo evidenzia in modo palese la problematica: l'ultimo treno Tilo che parte la domenica sera da Milano per Bellinzona (ore 20.10) è carico di viaggiatori diretti in Ticino. Si tratta di 4 vagoni colmi fino all'inverosimile, con utenti costretti a viaggiare in piedi. Valigie che bloccano i passaggi. C'è perfino chi arriva a sedersi nel gabinetto. Per terra. L'aspetto più incomprensibile di tutto ciò è il fatto che a Milano, sullo stesso binario, restano fermi in stazione altri 6 vagoni Tilo, che trascorreranno l'intera notte nel capoluogo lombardo. "Perché non uniscono i vagoni vuoti alle carrozze stracolme di gente permettendoci così di poter usufruire di un treno più lungo e quindi viaggiare seduti comodamente", si lamenta un viaggiatore. "Paghiamo per un servizio che non ci viene dato", sbotta un'anziana signora, costretta a sedersi sulla propria valigia, nel corridoio del treno.

Eppure è nell'interesse di un'azienda responsabile fare in modo di offrire un servizio dignitoso ai propri clienti. "Perché ci fanno viaggiare in queste condizioni?" è la domanda che si sono posti i viaggiatori. La stessa domanda l'abbiamo rivolta a Natalie Chopra, portavoce delle FFS, che per quanto riguarda il caso specifico del treno Tilo che parte da Milano alle 20.10, spiega così: "Quel convoglio arriva a Milano alle 19.50 ed è formato da una doppia composizione di 4 e di 6 vagoni. Il treno da sei vagoni resta parcheggiato a Milano per tutta la notte ed è il primo treno della mattina in destinazione del Ticino, mentre quello da 4 vagoni parte in serata. È una misura che abbiamo adottato per affrontare la maggiore affluenza del mattino quando ci sono circa 100 passeggeri che salgono a Milano, altri 50 a Monza e altri 50 a Seregno. Un treno dunque che arriva a Chiasso con oltre 200 persone e che prosegue oltre. Il convoglio che parte alle 20.10 invece risulta certamente affollato a Milano, ma è anche vero che a Monza la gente inizia a scendere e chi è in piedi può trovare posto". Spiegazioni che non convincono appieno dato che il video che abbiamo potuto visionare mostra un intero viaggio in piedi da Milano a Lugano.

Signora Chopra, i treni TILO sono treni molto apprezzati dalla clientela, e anche molto usati. Il fatturato dell’azienda nel 2014 non permette di procedere ad un investimento nell’aumento dei convogli?
"I treni sono affollati soprattutto durante le ore di punta, ma circolano tutto il giorno. Treni lunghi con una bassa affluenza implicherebbero costi elevati, tra questi quelli dell’energia, della traccia, dell’usura, del personale, ecc… Aggiungere un treno per una prestazione giornaliera di circa 50 chilometri implicherebbe quindi dei costi finanziari non giustificati. Dei treni più lunghi necessitano di più personale a bordo per bloccare le porte laddove i marciapiedi non sono ancora conformi (ammodernamenti previsti in vista dell’apertura della galleria di base del San Gottardo e del Ceneri – vedi Alptransit), di depositi di manutenzione più lunghi degli attuali, ecc…".

Si possono aggiungere vagoni ai FLIRT in possesso di TILO?
"L’allungamento del treno è fattibile ma è richiede un’operazione di smontaggio per l’inserimento. Si può allungare un FLIRT 4 casse per esempio, ma poi diventa un treno con 5 vagoni fissi. I vagoni possono essere aggiunti solo con operazioni costose di ditte specializzate. La versatilità di una flotta composta da veicoli a 4 e 6 moduli permette una ottimizzazione dei costi in funzione del servizio".

È possibile conoscere il bilancio economico del 2014 di TILO?
"No".